Condizioni Alpi Apuane – Una solitaria per caso al Pizzo Maggiore

6 gennaio 2017 – Per approfittare delle buone condizioni accertate nella mia ricognizione del 4 gennaio, mi accordo con un amico per fare una salita nella zona di Orto di Donna per il giorno della Befana.
Come al solito fissiamo l’appuntamento alle 7 ad Aulla. 

Mi sveglio alle 5:30 per fare colazione con calma, accendo il telefono e trovo un messaggio delle 5: “Sono KO con influenza e febbre, mi dispiace”. Ormai sono sveglio e sono convinto che le condizioni siano ulteriormente migliorate; decido di partire ugualmente.

Arrivato a Serenaia, svuoto lo zaino del superfluo… corda, imbrago, ferraglia varia, friends ecc. Tengo solo il casco, i ramponi, le picche, le longe elastiche per le picche e un cordino di kevlar da tenere a tracolla per collegare la longe delle picche. Calzo subito i ramponi e mi incammino verso il solco del Sambuco su pochi centimetri di neve ghiacciata.

Camminando sui sassi mi accorgo che la neve è ben incollata alla roccia e mi rendo conto che su pendenze non estreme un paio di centimetri di neve sono sufficienti per avere buona presa con picche e ramponi.

Condizioni Alpi Apuane
Condizioni del ghiaccio

 

La mia destinazione è il Pizzo Maggiore,

il più grande degli Zucchi di Cardeto. Una montagna minore ma molto interessante in condizioni invernali; soprattutto è una delle poche cime della zona che non conosco così bene e dove riesco ancora a vivere un minimo di “esplorazione”.

Pizzo Maggiore Alpi Apuane
Pizzo Maggiore

Mi dirigo verso il canale tra Pizzo Maggiore e Pizzo di Mezzo, teoricamente con buon innevamento non supera i 50°, ma guardandolo dal basso capisco che ci sarà da scalare.

Il canale presenta due muri abbastanza ripidi dove si sono formate strette goulotte. L’idea di base è quella di salire solo dove potrò anche ridiscendere disarrampicando.

Collego le picche alle longe e inizio a scalare. Le goulotte sono divertenti e la neve è generalmente buona. Qualche passo più delicato è facilitato dalla conformazione a camino. Raggiungo rapidamente la forcella, consapevole che ridiscendere arrampicando non sarà così semplice e fortemente intenzionato a cercare alternative di discesa.

Pizzo Maggiore Alpi Apuane
La goulotte di salita

Raggiungo la cima lungo traversi non banali e tratti di cresta. Un forte vento mi accoglie sulla cima aerea e molto panoramica. Da qui non vedo valide alternative di discesa, torno alla forcella e inizio una ripida traversata in discesa sul versante Est del Pizzo di Mezzo.

Su ottima neve trasformata raggiungo un ripiano sotto la forcella tra Pizzo di Mezzo e Pizzo Altare. Decido di salire a questa forcella per provare a scendere dall’altro versante e in questo modo rientrare nella vallata di Serenaia. La neve presente sul versante ovest è sufficiente e ben ghiacciata e mi permette di scendere rapidamente faccia a monte fino ai pianori alla base del versante ovest del Pizzo di Mezzo. Da qui, per bosco, torno sulle mie tracce di salita e torno alla macchina sempre ramponi ai piedi.

Anche se avrei preferito scalare in compagnia e con la corda attaccata all’imbrago, ne è uscito davvero un bel giro in montagna, su montagne poco ambite e per questo raramente frequentate.

Piccolo aggiornamento sulle Condizioni Alpi Apuane

A dispetto delle apparenze le condizioni nelle Alpi Apuane settentrionali sono buone a tutte esposizioni, ovunque sia presente una minima copertura nevosa. Anche a Nord, dove non ha preso sole, la neve è ghiacciata soprattutto (ma non solo) nei colatoi incassati. Ovviamente tutti gli itinerari sono più difficili del normale a causa della scarsità di neve.

Le condizioni sembrano buone sulla Est del Grondilice (vedi foto) e su tutte le linee principali (canale Nerli, Ascolta il Silenzio, Frisoni). Perfino il canale delle Rose e in Canale Sambuco al Pisanino hanno una copertura quasi continua, anche se qui l’ambiente non è molto invernale essendo in pratica delle strisce di neve in mezzo a un versante completamente erboso.

Grondilice Alpi Apuane
Versante NE del Grondilice

Tutta la zona ovest degli Zucchi è interessante, ben incrostata di ghiaccio. La NO del Cavallo sembra buona, ma la cascata basale della Diretta Calcagno non mi sembra formata.

Il meteo per il prossimi giorni non prevede grandi stravolgimenti, quindi le condizioni dovrebbero mantenersi.

Ecco alcune foto della giornata. Alla prossima. 

Nota

Le condizioni della montagna, e in particolare quelle per l’alpinismo invernale, sono intrinsecamente variabili e le valutazioni delle stesse sono intrinsecamente soggettive. In questi articoli cerchiamo di fornire informazioni generali e report fotografici che permettano agli appassionati di alpinismo invernale sulle Alpi Apuane di evitare i classici “giri a vuoto”. Spetta a ciascuno stabilire se le condizioni dell’itinerario scelto corrispondono alle proprie aspettative e sono compatibili con la proprie capacità tecniche, esperienza e attrezzatura. 

 

 

Giampaolo Betta

Giampaolo Betta, Guida Alpina UIAGM - IFMGA. Appassionato di alpinismo invernale e di Alpi Apuane soprattutto. Email: giampaolo@wbguides.com

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