L’uscita del Canale Sinistro al Giovo

I giorni 27 e 28 Febbraio, in occasione del Corso di Alpinismo Invernale Avanzato , abbiamo trovato buone condizioni di neve e ghiaccio sui versanti N, dove il gran caldo della settimana non aveva arrecato troppi “danni”.
Siamo riusciti a salire, oltre agli itinerari più classici come il Canale Centrale e il Canale Sinistro al Giovo, itinerari più effimeri come il Fantasma del Lago e la Via Pesi, con qualche variante, al Rondinaio.

Il Fantasma del Lago
Il Fantasma del Lago
Il Fantasma del Lago
Il Fantasma del Lago, l’ultimo tratto verticale

Durante la ripetizione del Canale Centrale al Giovo, non potevamo non notare quella grossa colata sul lato sinistro del canale.

E’ nata così una nuova variante, di un solo tiro di corda, ma di un discreto impegno.

Il Tracciato di Svezza Romagna

“SVEZZA ROMAGNA”  (Edoardo Montorsi, Erica Ricci, Andrea Paolucci, Alberto Bertuzzi)
AI 4, qualche passo di misto, 5o m

Attaccare la colata di ghiaccio verticale al centro del diedro (possibile proteggersi con friends sulla destra, prima di attaccare la colata) e continuare in un piccolo diedrino ghiacciato (80°). Continuare su terreno più coricato (75°) fino a raggiungere un nevaio. Possibile allestire una buona sosta sulla bastionata rocciosa superiore.
Non proteggibile tranne nei primi metri.

A questo punto, è possibile rientrare con traverso a dx nel Canale Centrale o uscire sulla sinistra su nevaio.

Il primo risalto verticale
Il Diedrino seguente

Il giorno seguente abbiamo marciato verso la NE del Rondinaio.
Purtroppo la parte destra della parete è completamente secca, il caldo della settimana ha completamente mangiato via tutto il ghiaccio e la neve. La parte sinistra invece, più incassata e orientata verso nord mantiene ancora un bell’innevamento.
Una cordata ha ripetuto la classica via Pesi, trovandola in ottime condizioni, uscendo su alcune difficili varianti più a destra.

La via Pesi

Un’altra cordata ha deciso di esplorare la parte più a sinistra della parete.
E’ nata così una nuova via di 3 tiri, non troppo difficile ma di soddisfazione.

RI-BOLLITA, Parete NE del Rondinaio  (Edoardo Montorsi, Erica Ricci, Andrea Paolucci, Alberto Bertuzzi)

AI 3, M4, 130m

La via attacca nei pressi di un evidente diedro appena a destra di una grande parete rocciosa strapiombante.

Cercando un possibile attacco

Tiro 1:
Attaccare il diedro con neve/ghiaccio nella sua parte centrale. La prima parte è più semplice, poi rimane costante sui 75/80°. Discrete possibilità di proteggersi su roccia.
Dopo una decina di metri uscire a dx e continuare diritti su nevaio, fino a incontrare una balza rocciosa dove va attrezzata la sosta. M3+/M4, 40 m

Tiro 2:
Traversare a sx, salire verticalmente una colatina e continuare facilmente a sinistra (buone possibilità di proteggersi con friends). Superare un passaggio non banale in traverso e continuare su pendio sui 65° con qualche risalto più ripido fino a sostare su massi affioranti verso fine corde. Sosta da attrezzare. AI 3, 55 m

Tiro 3:
Continuare verticalmente su ottima neve a 60 gradi con un piccolo risalto sui 75° fino a raggiungere la cresta. Difficilmente proteggibile. Sosta da attrezzare. 30 m

Continuare la cresta verso dx fino a raggiungere la cima del Rondinaio.

La prima sosta, vista dalla via Pesi
L’uscita in cresta

 

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