Nonostante l’inverno poco nevoso, ci siamo comunque dati da fare e abbiamo ripetuto numerosi itinerari, in stile sicuramente più “dry” e con difficoltà più elevate rispetto alle condizioni canoniche.
Il Canale Centrale al Giovo risulta, ormai da mesi, in ottime condizioni di neve e ghiaccio.
L’abbondante neve all’interno del canale ha parzialmente livellato i risalti ghiacciati più ripidi.
Ormai il Canale Centrale conta centinaia di ripetizioni nell’inverno, chiamando alpinisti anche da regioni limitrofe.
Le nostre attenzioni si sono concentrate anche sul Rondinaio Lombardo e sul Rondinaio.
Sul Lombardo, abbiamo salito in più occasioni le vie Rolling Stones e Vola Vola l’Ape Maya, aprendo anche qualche tiro variante che rende più interessante e continua la salita.
Molto interessante si è rivelata la salita di Vola Vola L’Ape Maya.
Il primo tiro di accesso attacca al centro dell’anfiteatro roccioso sulla sinistra del canale di accesso. (Prima salita Carlo Alberto Montorsi, Massimiliano Masia, Flavio Boselli)
Parte con un piccolo diedrino verticale di misto, continua con neve e paleo fino a giungere sotto a un’ultimo diedrino con ghiaccino, che porta in breve a un boschetto dove si sosta.
M4+
Il secondo tiro è un facile traferimento che porta sotto al tiro chiave.
Il terzo tiro (il chiave), quest’anno presentava un passaggio in traverso di M5, “protetto” da un fix un po’ lontano. La seconda parte del tiro era un lungo diedro di paleo, sui 80/85° costanti.
Nel quarto tiro ci siamo spostati a dx di una decina di metri e abbiamo salito il diedro sul lato sinistro del pilastro che delimita Rolling Stones.
Ne è uscito un lungo tiro, non particolarmente difficile, ma continuo sui 70 gradi circa.
Molto interessante è anche risultata la parte sinistra della parete Nord Est del Rondinaio, che essendo irraggiata poco (e niente..!) dal sole, ha goduto a lungo di buone condizioni, soprattutto nei periodi di freddo.
Abbiamo salito più volte la Via Angeli del Ghiaccio con la Variante finale Codeluppi/Iotti.
Riportiamo qui un nuovo concatenamento, secondo noi molto interessante, che permette di fare 4 lunghi tiri tutti da scalare, con poco pendio nevoso.
Alcuni tratti sono di vie già esistenti, altri sono tiri nuovi.
Pensiamo che sia la linea più divertente della parte sx della parete.
Ci permettiamo di chiamare questo concatenamento Via Diretta alla NE del Rondinaio. (Primi salitori Edoardo Montorsi, Maurizio Casarelli)
Primo tiro (Via la Ribollita, aperto nel 2021).
Seguire il lungo diedro, molto continuo, con passi di misto, ghiaccio, paleo. M3+ continuo con passi di M4. Sostare su affioramenti rocciosi dopo circa 40 m.
Secondo tiro (nuovo)
Prendere il diedro di una decina di metri subito a dx della sosta (M3+), fino ad arrivare a un piccolo nevaio. Superare l’evidente balza rocciosa di 4 metri circa (M3+) e continuare su pendio fino a fare sosta dopo circa 50 m
Terzo tiro (Via Angeli del Ghiaccio)
Superare il breve risalto di misto (M3/M3+) e continuare su ripido pendio di neve e paleo (65/70°), sostando sulla sx quando il pendio si chiude. 35/40 m
Quarto tiro (nuovo)
Salire a dx della sosta su diedrino di paleo (M3+), poi ingaggiarsi sul diedro verticale a V appena sopra. Passaggi in dry ripidi e non facilmente proteggibili (M5+/M6, lasciato knifeblade) portano a un diedro nevoso più adagiato e da lì a pochi metri dalla croce di vetta. Sosta su spuntone, 25 m
Subito dopo il diedrino di paleo, è possibile evitare il diedro verticale a V e uscire a sinistra su cengetta e successivo facile diedro. M3
