Condizioni Alpi Apuane – 3 marzo 2019.
Breve report sulle condizioni Alpi Apuane per l’alpinismo invernale.
Le ultime, e ormai lontane, piogge e nevicate molto umide hanno creato condizioni di ghiaccio molto duro e placage effimeri, offrendo, anche in questo inverno mediocre, qualche bella possibilità di ripetizioni e apertura di nuovi itinerari.
Alle quote più alte il ghiaccio ha resistito incredibilmente alle altissime temperature notturne e diurne (minime a 1500 m superiori a 5°C) e il rigelo dei pendii è stato possibile grazie alle notti serene. Nelle zone più rocciose tuttavia il ghiaccio risulta spesso scollato e pericoloso, mentre dove è presente in quantità più massiccia si mantiene buono e anche la terra si presenta inaspettatamente gelata.
Tuttavia, essendo mancate le precipitazioni, con l’eccezione di alcuni itinerari, la stagione è purtroppo ormai agli sgoccioli.
Condizioni per l’alpinismo invernale
Dopo varie settimane di tempo soleggiato e temperature primaverili la neve è ormai scomparsa su tutti i versanti soleggiati. Alcuni anfratti più ombrosi restano in condizioni buone:

- Tambura dalla Carcaraia: ancora buon innevamento di neve trasformata. Purtroppo la strada di cava è stata spalata dalle ruspe in questi giorni. Eventuali salite con gli sci richiedono quindi un lungo portage.
- Pisanino versante nord-est: ancora ottime condizioni sugli itinerari più classici, inclusi Zappelli e Bagola Gully. Nelle scorse settimane sono stati aperti nuovi itinerari sfruttando la formazione di colate effimere. Questo versante è quasi l’unico ad offrire ancora qualche possibilità di itinerari tecnici in piolet traction.
- Zucchi di Cardeto: ancora buone condizioni nei canali ovest degli Zucchi, le linee più effimere sono invece scomparse. Aperto un nuovo itinerario sul Pizzo di Mezzo chiamato “Sperone… di Mezzo”.
- Grondilice: condizioni al limite sul canalino Nerli ma ancora divertente (questa via è proprio una perla, al momento molto più difficile del normale). Attenzione ai rischi di caduta sassi e ghiaccio. Assolutamente da evitare se già presenti cordate sulle via.
- Cavallo: buono il Cambron e presumibilmente anche il Ceragioli. Non escluderei che sia ancora fattibile con soddisfazione Horse Gully (avvicinamento dalla forcella di Porta e discesa quasi completamente secchi, ma la profonda goulotte credo possa riservare belle sorprese a chi ha fede di trovare ghiaccio.
- Pania: qualche rara onda di ghiaccio forse è ancora presente lungo le vie dei lucchesi, a parte queste resta fattibile l’Amoretti
- Creste: in generale poco interessanti, con i versanti al sole quasi completamente privi di neve. Lungo al cresta del Cavallo le due salite “chiave” alle gobbe principali sono ancora in buone condizioni.
Nota
Le condizioni della montagna, e in particolare quelle per l’alpinismo invernale, sono intrinsecamente variabili e le valutazioni delle stesse sono intrinsecamente soggettive. In questi articoli cerchiamo di fornire informazioni generali e report fotografici che permettano agli appassionati di alpinismo invernale sulle Alpi Apuane di evitare i classici “giri a vuoto”. Spetta a ciascuno stabilire se le condizioni dell’itinerario scelto corrispondono alle proprie aspettative e sono compatibili con la proprie capacità tecniche, esperienza e attrezzatura.