Fanano – Escursione ai Metati e al Borgo fantasma di Caselle
Vi proponiamo un’escursione giornaliera nell’Appennino modenese nei pressi di Fanano.
L’itinerario si sviluppa a partire dall’abitato di Fanano, prosegue attraversando il ponte sul Torrente Fellicarolo in località Madonna del Ponte, dove si può osservare una meravigliosa cascatella e risale il versante dove si incontrano i metati, piccole casette utilizzate dalle famiglie del luogo per essiccare le castagne al fine di ottenerne una farina dopo averle macinate a mulino. L’itinerario prosegue per un lungo tratto nel bosco in direzione Ospitale, il sentiero attraversa il torrente omonimo e risale brevemente giungendo in località Caselle, un suggestivo borgo oggi disabitato abbandonato nei primi anni 50 del Novecento. Da Caselle si ritorna a Fanano percorrendo un tratto della Via Romea passando in località Due Ponti.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : media, escursionistica (E)
Durata : circa 6 ore (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 11 km
Dislivello positivo : 370 m
Tipo di percorso : ad anello
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato, in autunno può fare freddo e piovere, l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo o freddo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Acqua
Sacchetti per i rifiuti
Pasti
Al sacco a carico dei partecipanti
Comportamenti da tenere in questa escursione
I vostri amici a quattro zampe possono partecipare a questa escursione purché al guinzaglio.
Nessun tipo di rifiuto deve essere lasciato in ambiente (es. fazzolettini o salviette, resti di cibo), utilizzate i sacchetti e smaltiteli nei contenitori idonei terminata l’escursione.
Costo
Accompagnamento della guida: 20 €
Numero minimo di partecipanti: 6 persone
Numero massimo di partecipanti: 15 persone
Programma
Ritrovo al piazzale Fairbanks a Fanano alle ore 8:00 di Domenica 5 Novembre.
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Escursione – I richiami dei cervi in amore
Vi proponiamo una suggestiva escursione al crepuscolo nell’Appennino Tosco-Emiliano dal Lago Santo Modenese al Lago Baccio sino alle pendici del Monte Rondinaio Lombardo dove potremo ascoltare il richiamo dei cervi maschi in amore.
L’itinerario si sviluppa a partire dal parcheggio Lago Santo (1455 m s.l.m.), attraversa la splendida faggeta, costeggia a Est il piccolo e poco profondo Lago Baccio (1550 m s.l.m.), prosegue su una conca prativa fino ai piedi del contrafforte arenaceo del Rondinaio Lombardo (1825 m s.l.m.).
Questa zona, di grande pregio naturalistico, permetterà l’osservazione ad occhio nudo e con l’aiuto di un binocolo di esemplari di cervo europeo (Cervus elaphus) presenti nel Parco regionale dell’Appenino Modenese. Da metà Settembre a metà Ottobre tra i boschi riecheggiano i tipici richiami dei maschi durante la stagione riproduttiva, i bramiti .
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : facile, turistica (T)
Durata : circa 4 ore (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 5 km
Dislivello positivo : 200 m
Tipo di percorso : andata e ritorno
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato, al crepuscolo e nelle serate autunnali può fare freddo, l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo o freddo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Acqua
Sacchetti per i rifiuti
Pasti
Al sacco a carico dei partecipanti
Comportamenti da tenere in questa escursione
Durante l’avvicinamento alle aree dove sono presenti i cervi bisogna cercare di fare meno rumore possibile, parlando sottovoce o rimanendo in silenzio, silenziate i telefonini.
Non bisogna avvicinarsi agli animali per non disturbarli e seguire le indicazioni della guida.
L’età minima dei partecipanti è di 14 anni.
I vostri amici a quattro zampe non possono partecipare a questa escursione.
Nessun tipo di rifiuto deve essere lasciato in ambiente (es. fazzolettini o salviette, resti di cibo), utilizzate i sacchetti e smaltiteli nei contenitori idonei terminata l’escursione.
Costo
Accompagnamento della guida: 25 €
Numero minimo di partecipanti: 6 persone
Numero massimo di partecipanti: 10 persone
Programma
Ritrovo al parcheggio Lago Santo alle ore 18:00 di Sabato 21 Ottobre.
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Escursione – Bramito del cervo al tramonto
Vi proponiamo una suggestiva escursione al tramonto nel Parco naturale regionale dei Laghi Suviana e Brasimone, storici bacini artificiali adibiti alla produzione di energia elettrica, immersi nei fitti boschi abitati dai cervi nell’Appenino bolognese.
Gli itinerari si sviluppano nei pressi del Lago Brasimone nell’area compresa tra le radure e i folti castagneti del Poranceto ad Ovest e nella valle del Torrente Brasimone a Sud.
Boschi misti di querce, faggete e rimboschimenti di conifere rivestono quasi per intero i versanti e le rocce arenacee dei principali rilievi (Monte Calvi, 1.283 m s. l. m.) nella parete occidentale della dorsale e a valle del bacino del Brasimone, formando lo spettacolare fronte dei Cinghi delle Mogne.
Da metà Settembre a metà Ottobre nella valle riecheggiano i bramiti dei maschi di cervo europeo (Cervus elaphus).
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : facile, turistica (T)
Durata : tra le 3 e le 5 ore (pause divulgative comprese) a seconda dell’itinerario.
Tipo di percorso : ad anello
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato, al crepuscolo e nelle serate autunnali può fare freddo, l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo o freddo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Acqua
Sacchetti per i rifiuti
Pasti
Al sacco a carico dei partecipanti
Comportamenti da tenere in questa escursione
Durante l’avvicinamento alle aree dove sono presenti i cervi bisogna cercare di fare meno rumore possibile, parlando sottovoce o rimanendo in silenzio, silenziate i telefonini.
Non bisogna avvicinarsi agli animali per non disturbarli e seguire le indicazioni della guida.
L’età minima dei partecipanti è 14 anni.
I vostri amici a quattro zampe non possono partecipare a questa escursione.
Nessun tipo di rifiuto deve essere lasciato in ambiente (es. fazzolettini o salviette, resti di cibo), utilizzate i sacchetti e smaltiteli nei contenitori idonei terminata l’escursione.
Costo
Accompagnamento della guida: 25 €
Numero minimo di partecipanti: 6 persone
Numero massimo di partecipanti: 10 persone
Programma
Ritrovo al parcheggio nei pressi di Chiesa di Santa Rita al Brasimone alle ore 18:00 di Sabato 7 Ottobre.
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Per affrontare la via ferrata Siggioli al Pizzo d’uccello, il ritrovo è al paese di Uglianc
Ferrata Siggioli Pizzo d’uccello
La ferrata Siggioli del Pizzo d’uccello, in realtà si chiama ferrata Tordini-Galligani. In onore di due alpinisti soci del Cai di Pisa, inaugurata il 25 aprile 1972. Fu pensata per agevolare il rientro verso Ugliancaldo alle cordate impegnate lungo le vie alpinistiche sulla parete nord del Pizzo d’uccello. Oggi viene comunemente percorsa dagli amanti delle ferrate ed offre una vista diretta proprio sulla nord del Pizzo.
Programma
aldo o in altra località in base alla provenienza dei partecipanti. E’ possibile valutare due logistiche differenti. Una possibilità prevede di avere due auto; una delle quali si lascia presso il rifugio Donegani nella valle dell’orto di donna. L’altra si utilizza per arrivare alla sbarra della strada sterrata che conduce dal paese di Ugliancaldo alla cava Poggio di Sante. All’uscita della via ferrata è possibile raggiungere il rifugio Donegani in 40 minuti circa percorrendo il sentiero 187.
La seconda possibilità, riservata a chi vuole utilizzare solo un’auto, prevede, all’uscita della via ferrata di seguire il sentiero 181 e successivamente il 192, recentemente ripulito e tracciato. In questo modo si rientra all’auto lasciata alla sbarra alla partenza. Con questa modalità l’escursione si allunga di 2 ore circa ma permette di passare dalle praterie del poggio Baldozzana, un luogo fantastico e dove è possibile respirare tutto il misticismo delle alpi Apuane.
Difficoltà
La via ferrata Siggioli al pizzo d’uccello è classificata moderatamente difficile, ha uno sviluppo di circa 400 metri. La maggior parte del tracciato si svolge su pendenze moderate ed i tratti verticali non sono molti e piuttosto brevi. Tuttavia nel complesso si tratta di un escursione che necessita di una buona preparazione fisica e una certa abitudune a camminare in montagna per 5/6 ore. In particolar modo se si decide di affrontare la discesa attraverso il Poggio Baldozzana
N. minimo di partecipanti
4
Materiale necessario:
Scarponcini da trekking, imbragatura, kit da ferrata, casco, abbigliamento adatto alla montagna ed alla stagione.
Il materiale della cordata, corda e moschettoni, è fornito dalla guida alpina che vi accompagnerà.
La quota comprende:
Accompagnamento da parte della guida alpina ed eventuale dotazione di casco, imbrago e kit da ferrata.
La quota non comprende:
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri.
Potrebbe anche interessarti il nostro corso ferrate.
Escursione al chiaro di luna al Lago Turchino
Vi proponiamo una suggestiva escursione notturna nell’Appennino Tosco-Emiliano sino al Lago Turchino dove potremo ammirare la volta celeste lontano dalle luci delle città.
L’itinerario si sviluppa a partire dal parcheggio Lago Santo (1455 m s.l.m.), attraversa la splendida faggeta, prosegue all’interno della Valle delle Tagliole per giungere, percorrendo prati di mirtilli, al Lago Turchino (1600 m s.l.m.).
Questa zona di grande pregio naturalistico, sovrastata dalle ripide pareti dei monti Rondinaio e Rondinaio Lombardo, permetterà l’osservazione ad occhio nudo e con l’aiuto di un binocolo del nostro satellite, la Luna, nella sua fase gibbosa crescente.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : facile, turistica (T)
Durata : circa 3 ore e mezza (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 5,6 km
Dislivello positivo : 231 m
Tipo di percorso : andata e ritorno
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato. Nelle notti estive può fare ancora freddo alle quote comprese tra i 1500 e i 1900 metri , l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Per chi vuole godersi il cielo notturno in modo più comodo e rilassato é consigliato portare un telo per sdraiarsi.
Costo
Accompagnamento della guida: 15 € adulti, 10 € ragazzi tra i 10 e i 14 anni.
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Escursione astronomica sul Monte Giovo
Vi proponiamo una suggestiva escursione notturna nell’Appennino Tosco-Emiliano sino alla cima del Monte Rondinaio dove potremo ammirare la volta celeste lontano dalle luci delle città.
L’itinerario si sviluppa a partire dal parcheggio Lago Santo (1455 m s.l.m.), attraversa la splendida faggeta, costeggia a Est il Lago Santo Modenese (1501 m s.l.m.), prosegue in salita in un bosco misto di faggi e abeti fino ad inerpicarsi sul versante Nord-Est e sulla cima del Giovo (1991 m s.l.m.).
Questa zona molto panoramica e di grande pregio naturalistico, permetterà con un po’ di fortuna di osservare ad occhio nudo e con l’aiuto di un binocolo lo sciame meteorico delle Perseidi.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : media, escursionistica (E)
Durata : circa 4 ore e mezza (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 6,2 km
Dislivello positivo : 522 m
Tipo di percorso : andata e ritorno
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato. Nelle notti estive può fare ancora freddo alle quote comprese tra i 1500 e i 1900 metri , l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Per chi vuole godersi il cielo notturno in modo più comodo e rilassato é consigliato portare un telo per sdraiarsi.
Costo
Accompagnamento della guida: 15 € adulti, 10 € ragazzi tra i 10 e i 14 anni.
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Escursione astronomica sul Monte Rondinaio
Vi proponiamo una suggestiva escursione notturna nell’Appennino Tosco-Emiliano sino alla cima del Monte Rondinaio dove potremo ammirare la volta celeste lontano dalle luci delle città.
L’itinerario si sviluppa a partire dal parcheggio Lago Santo (1455 m s.l.m.), attraversa la splendida faggeta, costeggia a Ovest il piccolo e poco profondo Lago Baccio (1550 m s.l.m.), prosegue sul fondo del circo glaciale fino ad inerpicarsi sul versante Nord e sulla cima del Rondinaio (1964 m s.l.m.) che sovrasta l’effimero Lago Torbido e il bel Lago Turchino.
Questa zona molto panoramica e di grande pregio naturalistico, permetterà con un po’ di fortuna di osservare ad occhio nudo e con l’aiuto di un binocolo lo sciame meteorico delle Delta Aquaridi.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : media, escursionistica (E)
Durata : circa 4 ore e mezza (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 6,8 km
Dislivello positivo : 467 m
Tipo di percorso : andata e ritorno
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato. Nelle notti estive può fare ancora freddo alle quote comprese tra i 1500 e i 1900 metri , l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Per chi vuole godersi il cielo notturno in modo più comodo e rilassato é consigliato portare un telo per sdraiarsi.
Costo
Accompagnamento della guida: 15 € adulti, 10 € ragazzi tra i 10 e i 14 anni.
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Island Peak, noto anche come Imja Tse è una cima popolare tra gli scalatori per la sua particolare bellezza…. assomiglia a un’ isola di ghiaccio in mezzo all’Himalaya versante nepalese.
Un’affascinante vetta al centro del Khumbu, l’Island Peak si eleva fino a 6.189 m di fronte alla gigantesca parete sud del Lhotse.
È una vetta ideale come “iniziazione” all’Himalaya, le difficoltà per salire questa bellissima montagna sono contenute, valutabile PD+/AD- con una zona crepacciata da superare, pendii fino a 50 gradi per circa 150m e una cresta finale.
La salita all’Island Peak offre panorami mozzafiato sulla valle del Khumbu. Il Trekking verso la cima dell’Island Peak è panoramico ed emozionante, considerato tra i Trekking più belli del Mondo. Corre tra villaggi e monasteri Buddisti, circondati da bellissime montagne.
L’itinerario che abbiamo studiato consente un ottimo acclimatamento, il nostro Sherpa Chef ben addestrato ha esperienza nel servire una dieta igienica ed equilibrata durante la spedizione.
CONDIZIONI FISICHE E REQUISITI
Pianificando di scalare le vette del Nepal, avrai bisogno di una tecnica di base e di informazioni sull’alpinismo come l’uso di ramponi sugli scarponi, l’uso di corde da arrampicata, piccozza, imbracatura, moschettoni, dispositivo di discesa, ecc. La Guida ti seguirà nell’acclimatamento, nell’allestimento dei campi e nella saluta alla vetta.
– Per le salita dell’Island Peak si procede in cordata e per questo motivo è necessaria una buona capacità nell’utilizzo di piccozza, ramponi e comportamento corretto in cordata da parte d’ognuno dei partecipanti.
– Indispensabile inoltre è una buona preparazione e condizione fisica con buone passeggiate e possibilmente alcune permanenze in quota a più di 3500 mt. Tuttavia, devi essere in buona forma fisica, dovresti essere in grado di camminare da 5 a 7 ore al giorno. Una preparazione adeguata e una forte determinazione per il viaggio sono molto importanti.
I periodi migliori per la spedizione sono la primavera e l’autunno.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
01: Arrivo a Kathmandu Altitudine: 1.300 m
02: volo da Kathmandu a Lukla (2.800m) Trekking a Phakding (2.652m) Trekking: 3-4 ore.
03: Trekking a Namche Bazaar (3.440m) Trekking: 5-6 ore.
04: Escursione intorno a Namche per l’acclimatazione (3.440m)
05: Trekking a Tyangboche (3870m) Trekking: 5/6 ore.
06: Trekking a Dingboche (4410m) Trekking: 5/6 ore.
07: Escursione intorno a Dingboche per l’acclimatazione (4410m)
08: Trekking a Chhukung (4750m) Trekking: 4/5 ore.
09: Trekking al campo base di Island Peak (5.200m) Trekking: 3/4 ore.
10: Island Peak High Camp (5.600m) Trekking: 3/4 ore.
11: Island Peak Summit 6.189 m, Ritorno a Chhukung, Trekking: 8/9 ore.
12: ritorno a Namche (3.440m) Trekking: 6/7 ore.
13: Trekking a Lukla (2.800m) Trekking: 5/6 ore.
14: volo di ritorno a Kathmandu 1.300 m Volo: 35 minuti visita della città.
15: Visita della città e Partenza da Kathmandu per l’Italia
COSTO
Il costo della spedizione considerando 4 partecipanti è di 3000 euro a persona escluso il volo dall’Italia che viene circa 750 euro A/R. (controlla su skyscanner)
INCLUSO NEL PREZZO
Guida UIAGM di wb guides coadiuvata da una guida locale.
Trasferimento aeroportuale con accompagnatore in veicolo privato.
Campo Base attrezzato con tende durante gli Island Peak Summit Days.
Sistemazione di 12 notti con pasti presso Mountain Lodge confortevoli con ottima cucina lungo il percorso del trekking (colazione, pranzo e cena).
Permesso per cima dell’Island Peak e del Parco Nazionale di Sagarmatha e della valle del Khumbu Tariffa deposito rifiuti.
2 pernottamenti in Hotel di Kathmandu con colazione.
Biglietto aereo nazionale per la tratta Kathmandu/Lukla/Kathmandu.
Attrezzatura abbigliamento per portatori e Assicurazione per tutto il personale.
Tutte le tasse governative e locali.
NON INCLUSO
Voli Italia – Kathmandu – Italia
Visto d’ingresso in Nepal (circa 30 euro, ottenibile all’arrivo in aeroporto a Kathmandu).
Visite, attività facoltative e servizi extra dovuti a causa di forza maggiore.
Mance, telefonate, ed extra di carattere personale.
Vestiario e medicinali personali.
Tutto quanto non compreso nella voce “Incluso”.
Arrampicata a Tenerano settore apuano
Il settore di arrampicata di Tenerano settore apuano, è stato attrezzato dal gruppo guide alpine White & Blue con l’obiettivo di creare un luogo per l’arrampicata in falesia con vie medio-facili rispetto alle sorelle maggiori che si trovano di fronte
Perché una giornata di arrampicata a Tenerano?
Le nostre lezioni di arrampicata a Tenerano, sono un modo semplice per provare un’esperienza su roccia. L’arrampicata sportiva che si pratica nelle falesie attrezzate, è uno sport in grandissima espansione. Le numerose palestre presenti nelle città lo testimoniano.
Arrampicare su roccia, quella vera, è differente dall’arrampicata indoor. Se sia più o meno bello sta a te deciderlo, sicuramente è molto appagante.
Non è più difficile, è solo diverso.
E’ una giornata adatta a chi non ha mai provato oppure a chi arrampica ed ha bisogno ancora di consigli tecnici o di sicurezza.
Vi faremo provare a scalare da secondi di cordata o da primi di cordata; potrete deciderlo voi sulla base dei nostri consigli e valutazioni.
Vedremo come fare una buona sicura al compagno, sia che stia scalando da primo sia da secondo.
La posizione ideale da assumere in calata.
I movimenti sulla roccia, sfruttare al meglio l’uso dei piedi, riconoscere gli appoggi, il tutto attraverso una serie di esercizi utili ad imparare divertendosi.
Gli argomenti delle lezioni possono variare a seconda delle esigenze dei partecipanti.
Altre informazioni
Difficoltà: facile.
Costo: 75 euro a persona.
La quota comprende: insegnamento da parte della guida alpina, imbrago, caschetto, scarpette, corda, rinvii per chi ne fosse sprovvisto
Minimo partecipanti: 4
Materiale necessario: abbigliamento comodo, t-shirt, maglia/pile leggero ed uno più caldo, giacca, berretto, pranzo al sacco e acqua.
Programma
Ritrovo ore 9:00 presso parcheggio della stazione di Monzone. Fine lezione ore 17:00.
Arrampicata a Kalymnos, l’isola della roccia e delle spugne.
Prima di diventare famosa per l’arrampicata su splendido calcare, Kalymnos era una delle tante isole greche nel mar Egeo. Era nota per l’abilità dei suoi abitanti nel pescare le spugne. Sulla vendita di queste e sul turismo marittimo estivo si basava un tempo la sua economia.
Oggi è una delle capitali mondiali dell’arrampicata sportiva e gli scalatori la raggiungono in ogni periodo dell’anno, prediligendo le mezze stagioni perchè d’estate fa troppo caldo.
Esistono numerose falesie, itinerari di ogni difficoltà, su placche appoggiate, muri verticali, strapiombi lievi o in grotte enormi dai tiri lunghissimi su stalattiti, che hanno in comune la qualità della roccia: sempre stupenda.
Le vie di arrampicata a Kalymnos sono per lo più sportive, quindi non c’è bisogno di attrezzatura per il trad climbing. Ci sono vie di arrampicata adatte sia ai principianti che ai più esperti.
Le falesie sono di solito ben attrezzate con spit o fittoni e anelli di calata inox.
Il principale centro di arrampicata a Kalymnos è Masouri, un villaggio situato vicino alla famosa falesia della Grande Grotta, che offre alcune delle vie più spettacolari dell’isola. Ci sono anche altri spot di arrampicata da non mancare come Sikati Cave e l’isola di Telendos, che offre anche vie di più tiri, raggiungibile in pochi minuti di traghetto.
Il settore Grande Grotta
Il tutto è condito da un’atmosfera magica di festa, ci si sposta generalmente in scooter sia per raggiungere le falesie che per andare in spiaggia o a cena.
L’isola è piccola e i tragitti sono brevi e piacevoli. Il mare è blu cobalto e spesso si possono vedere i delfini.
Riposo in spiaggia
Come ci si arriva
Per arrivare a Kalymnos occorre prendere l’aereo per Kos dall’Italia, poi da Kos poco meno di un’ora di traghetto ci porta al porto del capoluogo della nostra isola: Pothia.
Dove dormiremo
Si pernotta in piccoli appartamenti, gli studios, che dispongono di cucina bagno e 2 o 4 letti. Sono dotati anche di aria condizionata, wi-fi e piscina comune.
Abbiamo così la possibilità di poter fare colazione a casa, ma anche di cenare se preferissimo una soluzione più economica ai ristoranti la sera. A pranzo si mangia al sacco.
Cosa si mangia
I ristoranti in genere offrono un’ottima, variegata nonchè tipica cucina greca a base di verdure, pesce fresco pescato quotidianamente o formaggi a prezzi modici.
Proposta di viaggio di arrampicata a Kalymnos
La nostra proposta di vacanza di arrampicata a Kalymnos tocca vari punti per noi molto importanti:
Partecipare a una community, aggregarsi al nostro gruppo, socializzando con persone che hanno passioni comuni e voglia di fare una vacanza attiva senza strafare.
Arrampicare seguiti da una guida alpina che conosce la zona, in grado di scegliere le falesie delle giuste difficoltà e nei giusti orari per non essere esposti a eccessivo calore.
Migliorare la propria tecnica di scalata con un full immersion di lezioni plurigiornaliere sia da secondo che da primo di cordata (per chi lo desiderasse)
Scalare con un panorama inusuale: le tipiche casette greche nascono in una terra brulla, con vegetazione mediterranea e il mare sempre sullo sfondo.
Godere di una vacanza al mare, andando nella stagione autunnale quando l’acqua è ancora piuttosto calda per nuotare e rilassarsi in spiaggia
Assaporare la cucina locale leggera e saporita
Fare un tuffo nel passato della propria adolescenza muovendosi in scooter in totale libertà raggiungendo tutto velocemente: alloggio, negozi, falesie e spiaggia.
A spasso con gli scooter
A chi è rivolto il viaggio di arrampicata a Kalymnos?
Climber di ogni livello, che abbiano un minimo di esperienza outdoor e capacità nel fare sicura ai compagni
Giorni di scalata: organizzazione
In genere non si passa tutta la giornata in falesia, questo a causa dell’esposizione solare. Per questo la parte attiva della giornata è spesso preceduta o seguita da momenti di relax
Costo
970 euro a persona
Quando
Autunno
Durata
7 giorni, 6 notti
Programma arrampicata a Kalymnos
– Giorno 1
Volo dall’Italia Arrivo all’aeroporto di Kos. Trasferimento al porto dove ci imbarchiamo per Kalymnos, dopo aver raggiunto lo studio andiamo a ritirare gli scooter, poi a cena a scegliere la falesia del giorno successivo.
– Giorno 2
Colazione Arrampicata in falesia con lezioni e miglioramento tecnica Aperitivo, relax e cena
– Giorno 3
Colazione Arrampicata in falesia con lezioni e miglioramento tecnica Aperitivo, relax e cena
– Giorno 4
Colazione Giornata di scouting a scelta: mare, nuoto, visita ai paesini, sole, spiaggia, chiacchiere, lettura e relax (non tutto insieme, oppure sì) Aperitivo, relax (sì, ancora) e cena.
– Giorno 5
Colazione un po’ anticipata Traghetto per Telendos Arrampicata in falesia, lezioni e miglioramento tecnica Aperitivo, relax e cena
– Giorno 6
Colazione Arrampicata in falesia con lezioni e miglioramento tecnica Aperitivo, relax e cena
– Giorno 7
Rientro in Italia. Prima con il traghetto per Kos poi in aereo.
Il programma può subire variazioni in base alle esigenze del gruppo, oppure a causa di particolari condizioni meteo.
Il prezzo include
Assistenza e insegnamento Guida Alpina UAIGM
Assicurazione RC
Trasferimenti andata e ritorno dall’aeroporto all’isola di Kalymnos
Noleggio scooter (uno ogni due persone)
Pernotto in piccoli appartamenti con angolo cucina
Trasferimenti dall’aeroporto a Kos, traghetto Kos-Kalymnos andata e ritorno, trasferimento porto/appartamento
Il prezzo non include
Volo dall’Italia A/R (circa 170 euro, controlla su skyscanner)
Pasti
Benzina e cauzione per scooter a noleggio
Visite o attività facoltative e servizi extra
Tutto ciò che non è espresso nel prezzo include
Minimo partecipanti
6
Massimo partecipanti per guida
8
Attrezzatura personale
Casco
Imbrago
scarpette
sacchetto e magnesite
zaino 30 litri
un moschettone a ghiera
Vestiario comodo da arrampicata, ma alla sera in motorino può fare freddo
Crema solare
Attrezzatura ogni due persone
15 rinvii
una corda intera da arrampicata min. 70 metri
un gri-gri o simile col suo moschettone
Se non disponete di parte del materiale sappiate che può essere fornito dalle guide gratuitamente previa comunicazione
Dentro a Sikati cave
Informazioni supplementari arrampicata a Kalymnos
Se nel giorno di riposo dall’arrampicata volete cambiare radicalmente attività anziché riposarvi, sappiate che un altro sport molto praticato a Kalymnos è l’immersione, non mancano infatti i centri per il diving, ma potete anche fare windsurf, vela o pesca.
Il viaggio può essere organizzato sia per singoli che per gruppi privati di numero inferiore al minimo indicato.
E’ possibile aggiungere o togliere servizi come ad esempio:
Escursione astronomica sul Monte Rondinaio Lombardo
Vi proponiamo una suggestiva escursione notturna nell’Appennino Tosco-Emiliano sino alla cima del Monte Rondinaio Lombardo dove potremo ammirare la volta celeste lontano dalle luci delle città.
L’itinerario si sviluppa a partire dal parcheggio Lago Santo (1455 m s.l.m.), attraversa la splendida faggeta, costeggia a Est il piccolo e poco profondo Lago Baccio (1550 m s.l.m.), prosegue su una conca prativa fino ad inerpicarsi sul contrafforte arenaceo del Rondinaio Lombardo (1825 m s.l.m.).
Questa zona molto panoramica e di grande pregio naturalistico, permetterà l’osservazione ad occhio nudo e con l’aiuto di un binocolo delle costellazioni tipiche del cielo estivo come la Lira, il Cigno e l’Aquila in tutto il loro splendore.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza da una guida ambientale escursionistica.
Dati tecnici
Difficoltà : media, escursionistica (E)
Durata : circa 4 ore (pause divulgative comprese).
Distanza complessiva : 5,7 km
Dislivello positivo : 364 m
Tipo di percorso : andata e ritorno
Come vestirsi
Abbigliamento per la montagna adeguato. Nelle notti estive può fare ancora freddo alle quote comprese tra i 1500 e i 1900 metri , l’abbigliamento a strati è la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking
Giacca a vento impermeabile
Lampada frontale
Per chi vuole godersi il cielo notturno in modo più comodo e rilassato é consigliato portare un telo per sdraiarsi.
Costo
Accompagnamento della guida: 15 € adulti, 10 € ragazzi tra i 10 e i 14 anni.
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Ciaspolata al chiaro di luna al Lago Scaffaiolo
Vi proponiamo una ciaspolata al chiaro di luna al Lago Scaffaiolo, un piccolo specchio d’acqua situato a 1.785 m vicino alla vetta del Monte Cupolino. Ceneremo poi all’agriturismo Ca’ Gabrielli .
Per godere appieno dello spettacolo naturale è importante cominciare l’escursione nel giusto orario.
I percorsi in zona sono diversi, uno dei più interessanti è quello che porta al Lago Scaffaiolo, un piccolo specchio d’acqua posto in una conca sul Monte Cupolino, cima che fa parte del comprensorio del Corno alle Scale che con i sui 1.945 m rappresenta il rilievo più alto dell’Appennino bolognese .
Nel caso le condizioni del manto nevoso non permettano l’uso delle ciaspole, l’escursione si svolgerà ugualmente a piedi con gli scarponi da trekking.
Ciaspole
Per la progressione sulla neve useremo una coppia di bastoncini da sci e le ciaspole, termine gergale per definire le racchette da neve. Si calzano sulle proprie scarpe, hanno una base d’appoggio larga che permette di galleggiare sulla neve e sono dotate di un piccolo ramponcino al fine di fare maggior presa sulla neve dura o sul ghiaccio.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza sulla neve da una guida ambientale escursionistica.
Difficoltà
Media, cammineremo lungo un itinerario in leggera salita per circa 4 ore, comprese le pause.
Come vestirsi
Abbigliamento invernale adeguato. A Marzo a 1.700 metri può fare molto freddo anche a causa del vento, ma ci muoveremo, dunque ci scalderemo, comunque sia l’abbigliamento a strati come quello da sci può essere la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking invernali impermeabili
Guanti
Berretta
Lampada frontale (più pratica, perché in mano abbiamo i bastoncini)
Materiale tecnico
Ciaspole e bastoncini da sci verranno forniti da noi quindi sono compresi nel prezzo.
Cena
Dopo la ciaspolata ceneremo poi all’agriturismo Ca’ Gabrielli.
Qui il cibo è di qualità e in porzioni abbondanti con ottimi prezzi
Costo
Accompagnamento della guida e noleggio materiale: 25 € a persona
Il prezzo non cambia se portate le vostre ciaspole
Cena alla carta
Programma
Ritrovo al parcheggio del Rifugio Cavone alle 16.00
Cena prevista per le 21.00 circa.
Ciaspolata al tramonto ai Prati di Sara
Vi proponiamo una ciaspolata al tramonto ai Prati di Sara, ai piedi del Cusna. Ceneremo poi al rifugio Monte Orsaro.
Per godere appieno dello spettacolo naturale è importante cominciare l’escursione nel giusto orario.
I percorsi in zona sono diversi, uno dei più interessanti è quello che porta ai Prati di Sara, un’ampia zona prativa pianeggiante che rimane ai piedi della dorsale del Monte Cusna, a circa 1.600 metri di quota.
Nel caso le condizioni del manto nevoso non permettano l’uso delle ciaspole, l’escursione si svolgerà ugualmente a piedi con gli scarponi da trekking.
Ciaspole
Per la progressione sulla neve useremo una coppia di bastoncini da sci e le ciaspole, termine gergale per definire le racchette da neve. Si calzano sulle proprie scarpe, hanno una base d’appoggio larga che permette di galleggiare sulla neve e sono dotate di un piccolo ramponcino al fine di fare maggior presa sulla neve dura o sul ghiaccio.
Con chi?
Sarete accompagnati in sicurezza sulla neve da una guida ambientale escursionistica.
Difficoltà
Media, cammineremo lungo un itinerario in leggera salita per circa 4 ore, comprese le pause.
Come vestirsi
Abbigliamento invernale adeguato. A Marzo a 1.600 metri può fare molto freddo, ma ci muoveremo, dunque ci scalderemo, comunque sia l’abbigliamento a strati come quello da sci può essere la scelta giusta. Cercate di prendere qualcosa che sia modulabile in caso vi venga caldo durante l’escursione.
Importante non scordarsi:
Scarponcini da trekking invernali impermeabili
Guanti
Berretta
Lampada frontale (più pratica, perché in mano abbiamo i bastoncini)
Materiale tecnico
Ciaspole e bastoncini da sci verranno forniti da noi quindi sono compresi nel prezzo.
Cena
Dopo la ciaspolata ceneremo poi al rifugio Monteorsaro.
Qui il cibo è di qualità e in porzioni abbondanti con ottimi prezzi
Costo
Accompagnamento della guida e noleggio materiale: 25 € a persona
Il prezzo non cambia se portate le vostre ciaspole
Cena alla carta
Programma
Ritrovo al parcheggio del Rifugio Monte Orsaro alle 16.30
Cena prevista per le 20.30 circa.
Stage di cascate a Bletterbach
Lo stage di cascate di ghiaccio è rivolto a chiunque voglia avvicinarsi a questa disciplina ma anche a chi vuole migliorare, provare del misto e magari anche andare da primo di cordata. L’arrampicata su cascata di ghiaccio è una delle discipline più suggestive ed emozionanti che si possono svolgere in montagna. Spesso considerata un’attività estrema e riservata a pochi, in realtà l’arrampicata su cascata è uno specialità molto ludica e adatta a qualunque persona in buona forma fisica. Faremo salite adatte ad imparare la tecnica su cascata, la zona che abbiamo pensato per questo stage è Bletterbach un meraviglioso canyon situato a pochi chilimetri da Egna Ora. In queste strutture è possibile anche trovare terreno facile per cimentarsi da primi di cordata. Saranno riprese tutte le nozioni riguardanti la tecnica e la sicurezza su cascata.
Accompagnamento da parte della guida alpina
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, di seguito ciò che ha un costo di noleggio.
La quota NON comprende
Viaggio in cui la guida sale con i partecipanti, ma non partecipa alle spese.
Pernottamento mezza pensione dei partecipanti e della guida da dividere fra gli allievi.
Eventuale noleggio, piccozze tecniche da piolet traction, ramponi.
Minimo partecipanti
4
Materiale necessario
Scarponi rigidi automatici, ramponi da cascata, piccozze da piolet traction (se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, due paia di guanti, abbigliamento invernale adeguato, thermos, ghette, viveri da corsa,
B – Scalata da primo di cordata. Perfezionamento tecnica base, chiodatura e ghiaccio verticale.
C – Salire le cascate di più tiri. Soste, calate in doppia, abalakov. Obiettivo: autonomia totale.
Balzi dell’Ora – Corno alle Scale 1945 m
La cresta dei Balzi dell’Ora al Corso alle Scale 1945 m è sicuramente una delle vie più estetiche e di soddisfazione per raggiungere la cima più significativa dell’Appennino Bolognese.
Nel periodo invernale questa cresta sa regalare panorami unici e dal carattere alpino, con bellissimi scorci sulla ripida parete Est del Corno.
Data la sua esposizione Nord, rimane in buone condizioni per gran parte dell’inverno.
Dalla cresta dei Balzi dell’Ora , la visione sul versate Est del Corno lascia senza parole per verticalità ed esposizione.
Di grande effetto sono le cornici che si formano nel periodo invernale.
Partiremo dal rifugio Cavone a 1420 m e percorreremo la Valle del Silenzio, ai piedi della parete Nord del Corno alle Scale, raggiungeremo il Passo del Vallone, punto dal quale inizierà la nostra salita in cresta.
Difficoltà
Facile
Dislivello totale 550 m
Requisiti per la partecipazione ai Balzi dell’Ora al Corno alle Scale
Buona forma fisica
La quota comprende
Accompagnamento da parte della Guida Alpina
Uso materiale comune
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozza classica, ramponi.
Materiale necessario
– scarponi rigidi o semirigidi idonei alla neve
– ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi
– piccozza classica con becca in acciaio
– imbragatura da arrampicata
– casco
– ARTVA, pala e sonda
Abbigliamento consigliato
– da escursionismo invernale (compresi guanti e cappello caldi)
– giacca leggera impermeabile (guscio)
– soprapantaloni impermeabili
– ghette
– occhiali da sole alta protezione
– crema solare e protezione per le labbra
Costo
100 € a testa
Numero minimo 3 partecipanti
Se siete interessati alla cresta dei Balzi dell’Ora potreste anche essere interessati a:
Scialpinismo in Turchia sui monti ARARAT (5165m) ARTOS (3537m) e SÜPHAN (4058m)
Il Monte Ararat si trova nella regione orientale dell’Anatolia, tra le province di Ağrı e Iğdır, vicino al confine con l’Iran, l’Armenia e l’Azerbaigian, tra i fiumi Aras e Murat. Legata storicamente all’Arca di Noè ancora oggi è avvolta da un alone di grande mistero.
Richiede tre giorni per la salita se il tempo è favorevole, consigliato fare un acclimatamento in altre zone della Turchia o direttamente sul posto.
Nel periodo invernale i campi 1 e 2 sono allestiti rispettivamente a quota 2900 e 3400 rendendo quindi la salita più impegnativa e lunga rispetto a quella della stagione estiva.
Da tenere in considerazione che qui il clima può essere molto rigido, trattandosi di una montagna alta e isolata il vento tira forte spesso e volentieri, le nuvole possono arrivare molto velocemente anche in giornate limpide. Solitamente gli sci si mettono al campo 1 o poco prima e si tengono fino a quota 4.500/4.600.
Oltre si sale lungo una dorsale dove la neve è sempre rimaneggiata dal vento e le pietre affioranti numerose per cui meglio procedere a piedi. Da valutare comunque di volta in volta in base alle condizioni.
In questa formula saliremo per acclimatarci, ma soprattutto per il firn, altre due montagne dell’Anatolia Orientale. Due classiche dello scialpinismo turco, il monte Artos (3537m) e il monte Süphan (4058m)
Programma:
Giorno 1
Arrivo all’aeroporto di Van. Visita della splendida città che si affaccia sul famoso lago a ridosso delle montagne. Pernottamento in Hotel.
Giorno 2
Skitour Mt. Artos (3537m) Al mattino presto raggiungiamo il villaggio di Gevas vicino al Lago di Van e proseguiamo fino ai piedi della montagna, a circa 2.100 m calziamo gli sci. Ci vogliono circa 4 ore per salire in vetta: la vista sul Lago di Van è unica. Bella discesa spesso su firn con una con una pendenza di 30°. Trasferimento ad Adilcevaz, pernottamento in Hotel.
Giorno 3
Skitour Mt. Süphan (4058m) Al mattino presto guidiamo fino al limite delle nevicate al villaggio di Kiskili o appena sopra. Per la salita, di circa 1650 metri, occorrono circa 5 ore, gli ultimi 200 metri sono molto ripidi. Il Süphan è giustamente una delle montagne più gratificanti per lo sci ed anche la terza montagna più alta del paese. Al ritorno ci dirigiamo verso Dogubayazit, per la prima volta vediamo la nostra destinazione principale: il Monte Ararat! Pernottamento in Hotel.
Giorno 4
Dogubayazit – campo base. Passiamo l’ultimo controllo militare al paese di Capirne e dopo aver caricato i bagagli sui cavalli, saliamo al campo base a circa 2.900 m di altitudine. (A seconda delle condizioni della neve), notte in tenda.
Giorno 5
Campo base – campo 1. Giornata non troppo impegnativa, in 3 ore saliamo al campo alto (circa 3.500 m) e qui installiamo il nostro campo.
Giorno 6
Cima Ararat (5165 metri) Verso le 3 ci alziamo e fatta colazione ci attende una salita di circa 6 ore per raggiungere la vetta. Alla quota di circa 4.900 m inizia l’ampia cresta, spesso ghiacciata, da qui proseguiamo con i ramponi fino in vetta. Ci troviamo sulla montagna più alta della Turchia, il monte dove si arenò l’ Arca di Noè. Con il bel tempo la vista si estende all’Iran e al Caucaso, l’Anatolia orientale si trova sotto i nostri piedi.
Non rimaniamo a lungo, spesso anche con il bel tempo, soffiano forti venti. In discesa dapprima con ramponi, poi calzati gli sci spesso su firn fino al campo base a 2.900 m e poi a Dogubeyazit.
Giorno 7
Giorno di riserva per tentare la vetta oppure visita al palazzo Ishak Pasa a Dogubayazit. Pomeriggio trasferimento a Van, pernottamento in Hotel o se si trascorre la giornata di riserva in montagna, in campo.
Giorno 8
Giornata di rientro in serata o mattina successiva volo per l’Italia.
Turchia Ararat Ski Tour, scialpinismo in Turchia
1675 euro in 4 partecipanti
Il prezzo include:
*Assistenza Guida Alpina UAIGM.
*Guida locale specializzata.
* Trasferimenti andata e ritorno dall’aeroporto della città di Van a Dogubayazit.
*Trasporto per Artos,Suphan e Ararat e rispettivi Hotel.
*Colazione, pranzo e cena al campo base con servizio di cuoco.
220 euro a persona
Ci si può iscrivere al percorso completo, A e B al prezzo scontato di € 350, anzichè € 410.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento della guida alpina. Nolo muta intera da 5mm con cappuccio, calzari 3mm, imbrago, casco, kit di longe con moschettoni, discensore
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri, pernottamenti mezza pensione, spese della guida da dividersi sui partecipanti
Minimo partecipanti
4
Materiale necessario corso canyoning avanzato
Muta, calzari, imbrago da canyon, casco, kit di longe con moschettoni, discensore a 8 o Piraña Petzl o Oka Kong, maniglia “jumar”, 3 moschettoni a ghiera, 1 maglia rapida, una fettuccia rinvio, fischietto, occhialini o maschera, costume.
E’ necessario saper nuotare discretamente.
Dove
Il corso avanzato canyoning si svolgerà nei torrenti in zona lago di Garda o in Val d’Ossola (VB) in base alle condizi0ni migliori di meteo e torrenti.
Altre informazioni
Il corso verrà effettuato in Appennino modenese e o in Toscana, in base alle miglioeri condizioni per la stagione. Le destinazioni possono subire variazioni in base alle condizioni fluviali e metereologiche migliori
La ferrata del Procinto è la più antica ferrata di Italia. La sua costruzione risale infatti al 1893… ovviamente da allora è stata più volte ristrutturata. La ferrata del Procinto permette di raggiungere con relativa facilità la vetta del Monte Procinto, montagna delle Alpi Apuane.
Il monte Procinto ha una conformazione molto particolare; è un enorme torrione squadrato di Dolomia, caratterizzato da ripidissime pareti alte circa 150 metri su ogni lato e da una comoda sommità boschiva denominata “Il giardino”.
Il Procinto è il più grande di una serie di torrioni allineati, denominati complessivamente ” I Bimbi”, che sono oggetto di una divertente traversata alpinistica detta “la cresta dei Bimbi”.
Programma
Si parte dal paese di Stazzema. Ci si dirige verso il Rifugio Forte dei Marmi, ottimo punto di ristoro, attraversando fitti boschi di castagni. Giunti sotto la grande parete del Monte Nona si inizia ad intravedere la caratteristica sagoma del Procinto.
La ferrata del Monte Procinto sale il versante della montagna, visibile da questa parte di sentiero.
Sia la salita che la discesa dalla vetta si svolgono lungo la ferrata Aristide Bruni. Dalla base della ferrata si potrà seguire un sentiero diverso per rientrare a Stazzema con un giro ad anello.
Difficoltà:
L’ impegno globale dell’escursione è facile. Il tempo di salita dal parcheggio alla cima è di circa 3 ore e 30 minuti. La difficoltà tecnica della ferrata è facile. E’ necessario comunque un buon allenamento da escursionista ed è necessario sapere gestire la paura dell’altezza.
Minimo partecipanti:
4
Materiale necessario:
Scarponcini da trekking, imbragatura, kit da ferrata, casco, abbigliamento adatto alla montagna ed alla stagione.
Il materiale della cordata, corda e moschettoni, è fornito dalla guida alpina che vi accompagnerà.
La quota comprende:
Accompagnamento da parte della guida alpina ed eventuale dotazione di casco, imbrago e kit da ferrata.
Corso di alpinismo invernale – canali – modulo B
Progressione su canali di neve e ghiaccio ripidi
Il corso di alpinismo modulo “Canali” è ideale per fare uno step in più rispetto al corso base.
Vuoi affrontare canali ripidi o pareti nord con una o due piccozze, imparare a usare la corda per farti assicurare nella progressione e poi recuperare il/la compagno/a?
Argomenti del corso di alpinismo – canali
– tecniche di progressione su neve e ghiaccio su pendi ripidi
– corretto utilizzo dei ramponi in tecnica frontale e mista
– progressione con una piccozza su terreno ripido (fino a che pendenza ci si può spingere?)
– progressione con due piccozze su terreno ripido
– progressione su vie di più tiri, consolidamento calate in corda doppia
– soste su neve, viti da ghiaccio, protezioni veloci, chiodi a fessura (uso del martello)
Il corso si svolge di norma nell’Appennino Tosco Emiliano e nelle Alpi Apuane. In caso di condizioni non accettabili in questi luoghi potrà svolgersi altrove.
Modalità di svolgimento
Il corso si svolge in due giorni consecutivi:
Il primo giorno su terreno di arrampicata facile su roccette vedremo la progressione a più tiri.
Il secondo andremo su canali
Prerequisiti
Non è necessaria esperienza di arrampicata, ma vi tornerà utile se l’avete.
Daremo per scontati il cramponage e il soccorso in valanga, perciò:
E’ necessarioconoscere i rischi legati a neve e valanghe, sapere utilizzare i sistemi di autosoccorso ARTVA, pala e sonda. Padroneggiare la tecnica di “cramponage” (utilizzo di piccozza classica e ramponi) su terreni inclinati con neve ghiacciata.
Se in fase di iscrizione volete fare modulo A B e C, il costo del pacchetto per tutti i corsi è scontato a 940 € in un’unica soluzione, anziché 1070.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento da parte delle guide alpine
Uso materiale di cordata (corde, attrezzatura di sicurezza, ecc…)
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio in cui la guida sale con i partecipanti, ma non partecipa alle spese.
Eventuale pernottamento mezza pensione dei partecipanti e della guida da dividere fra gli allievi.
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze da piolet traction, ramponi.
Materiale necessario
– scarponi rigidi o semirigidi idonei alla neve
– ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi
– coppia di piccozze da piolet traction
– imbragatura da arrampicata
– casco
– ARTVA, pala e sonda
Materiale opzionale
(portate queste cose se le avete, ma non acquistatele… durante il corso capirete quali sono le attrezzature più comode da utilizzare)
– kit piastrina gi-gi (con i suoi moschettoni)
– kit secchiello multiattrezzo (con moschettone)
– 3 moschettoni a ghiera (di cui uno HMS)
– 4 cordini in kevlar (2 da un giro spallìa e 2 da due giri spalla)
Abbigliamento consigliato
– da escursionismo invernale (compresi guanti e cappello caldi)
– giacca leggera impermeabile (guscio)
– soprapantaloni impermeabili
– ghette
– occhiali da sole alta protezione
– crema solare e protezione per le labbra
Dove alloggeremo
In genere la sera del primo giorno si rimane a dormire in zona; non è obbligatorio e se preferite potete dormire a casa e tornare all’appuntamento la mattina seguente.
Nel caso il corso si svolga in zona lago Santo modenese potremmo dormire qui:
Torre Vitty, via di misto nel gruppo del Sella , è una bel viaggio tra le torri dolomitiche, a soli 45 minuti di cammino da passo Gardena nel cuore del gruppo del Sella. Nata come via di roccia, in inverno si ricopre di ghiaccio consentendo un’entusiasmante arrampicata con picche e ramponi.
La via ha una difficoltà massima di M4 e diversi tratti verticali su ghiaccio, la via è lunga circa 300 metri e solitamente conviene percorrerla in 8 lunghezze di corda. La discesa in corda doppia.
La nostra via si sviluppa in uno stretto canale, chiuso da pareti di roccia da entrambi i lati, che ricorda le più famose goulotte delle Alpi.
Una vera e propria salita di misto in alta montagna!!
Difficoltà misto tecnico
Media/Alta
Requisiti per la partecipazione
arrampicare almeno sul IV grado su roccia
buon utilizzo dei ramponi
Materiale necessario misto tecnico
Scarponi ridigi automatici, ramponi da cascata, piccozze da piolet traction (se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, kit ARTVA pala e sonda, due paia di guanti, 2 moschettoni a ghiera, abbigliamento invernale adeguato, thermos, viveri da corsa.
La quota comprende
Accompagnamento da parte di una guida alpina, utilizzo del materiale comune.
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri, la. guida. sale in auto con voi e non concorre alle spese di viaggio, eventuale pernotto.
Eventuale noleggio di piccozze da piolet traction, ramponi, kit ARTVA pala e sonda.
Costo
La salita di Torre Vitty, può essere affrontata con un rapporto guide/clienti 1:1 oppure 1:2, in base alla preferenza dei partecipanti.
Il costo è di 380 € nel caso di una sola persona per guida; 250€ nel caso di due persone per guida.
Weissmies e Lagginhorn – Traversata dall’Almagellerhutte
Due splendidi 4000: Weissmies e Lagginhorn, nella zona di Saas Fee, nel Vallese in Svizzera.
La traversata Weissmies e Lagginhorn si effettua salendo il primo giorno all’Almagellerhutte a 2.892 mslm, che si raggiunge con un trekking piuttosto faticoso di 4 ore partendo da Saas Almagell a 1660 mslm.
Il secondo giorno partendo molto presto al mattino si raggiunge lo Zwischbergenpass per poi inziare la cresta sud-est che porta in vetta al Weissmies a 4.017 mslm. Si tratta di un itineario su buona roccia, generalmente molto facile, con qualche passaggio di grado II+ di arrampicata. E’ un percorso da preferire alla via normale che faremo in discesa, in modo da attraversare velocemente un punto esposto alle scariche di un seracco. Una volta discesi alla Hohsaas hutte a 3.101 mslm dove pernotteremo.
Il terzo giorno saliremo il Lagginhorn a 4.010 mslm dalla sua via normale. Inizialmente scenderemo per circa 300 metri dal rifugio, per riprendere a salire. Anche qui incontreremo passaggi di arrampicata al massimo di grado II+. Scenderemo poi fino alla bellissima Weissmies hutte a 2726 mlsm, per un tè. Raggiungeremo poi, sempre in discesa, la stazione degli impianti Kreuzboden a 2.399 mlsm, per poi scendere in seggiovia a Saas Grund a 1.560 msls. Con l’autobus ritorneremo a prendere l’auto al parcheggio di Saas Almagell.
Questa traversata ha diversi punti di forza a nostro avviso:
Luoghi stupendi e inusuali
Un’ottima vista sui 4000 di Saas Fee e sul monte Rosa
Itinerari poco affollati che fanno godere la montagna in piena pace
Roccia di buona qualità e vie assolate
Nei rifugi Almageller e Hohsaas l’accoglienza e il cibo sono ottimi
Poco dislivello in discesa preserva le ginocchia
Difficoltà Weissmies e Lagginhorn – Traversata
Weissmies: PD+, massimo II+ di arrampicata, 2.350 metri di dislivello positivo nei due giorni, ma solo 900 di dislivello negativo
Lagginhorn: PD, massimo II+ di arrampicata, 1.200 metri di dislivello positivo e 1600 metri di dislivello negativo
E’ richiesto un ottimo allenamento aerobico, non è nesessario avere esperienza di arrampicata.
La quota comprende
Accompagnamento della guida
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente casco e imbrago. Di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Viaggio della guida che sale coi partecipanti e non concorre alle spese
Pernottamenti mezza pensione ai rifugi.
Pasti al di fuori della mezza pensione
Biglietto impianti di risalita per la discesa
Pernottamenti mezza pensione, pasti e biglietto impianti della guida da dividersi sui partecipanti
Eventuale noleggio piccozza classica e o ramponi.
Minimo e massimo partecipanti
2 per guida
Materiale necessario Weissmies e Lagginhorn – Traversata
Scarponi ramponabili (ad esempio tipo mod. Nepal, Trango de la Sportiva), ramponi classici da ghiacciaio, piccozza classica preferibilmente da 60 cm, occhiali da sole, guscio antivento/acqua, crema solare protez 30/50, lampada frontale, imbraco, casco, zaino 35 lt, guanti, bastoncini telescopici
Consiglio di avere anche:
calze (tipo sci vanno bene), pantaloncini corti leggeri, pantaloni tecnici tipo Vertigo della Montura, intimo non di cotone, pile leggero manica lunga lupetto, pile un po’ più pesante (orsetto), bottiglia di plastica 1,5 lt da usare come borraccia, viveri da corsa (panino, barretta, parmigiano, cioccolato), cappellino.
Programma di massima
Ritrovo il primo giorno ore 7:00 alle uscite autostradali più comode in base alla provenienza.
Arrivo a Saas Almagell attorno alle 11.30 – 12.
Partenza a piedi per raggiungere l’Almagellerhutte. Arrivo previsto attorno alle 16 – 17
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Ferrata Barranco del Dolo – Civago (RE)
La ferrata del barranco del Dolo e una salita “al contrario”, infatti per raggiungere l’attacco è necessario imboccare il sentiero e scendere fino al greto dell’omonimo torrente. E’ un itinerario di circa 150 metri di dislivello e alterna tratti verticali a tratti di cresta. La roccia è un’arenaria macigno di qualità incredibile, solida e con un grip straordinario.
Regala un fantastico panorama man mano che si sale e ci allontana dal torrente. E’ sicuramente una delle più belle ferrate dell’Emilia Romagna
Ferrata della Penna di Civago (RE)
Per raggiungere la ferrata della Penna di Civago è necessario parcheggiare in fondo alla strada di Case di Civago, località di partenza dei sentieri per i rifugi Segheria e Battisti. Si parte subito con un ripido tracciato in salita per arrivare all’attacco. La ferrata alterna salti di roccia con alcuni ripidi prati. Ha un punto particolarmente faticoso perchè strapiombante, motivo per cui essere accompagnati da noi con la possbilità di essere assicurati dall’alto con la corda, conferisce maggiori sicurezze e possbilità di successo.
Il dislivello totale si attesta sui 450 metri circa, di cui 150 la sola ferrata.
Programma ferrate Barranco del Dolo e Penna di Civago (RE)
Ritrovo in piazza a Civago all’hotel Valdolo alle ore 9.00. Saliremo prima la ferrata del Monte Penna e poi dopo una pausa quella del Barranco del Dolo
Difficoltà:
L’ impegno globale dell’escursione è media. Occorre una buona capacità atletica.
Minimo partecipanti:
4
Materiale necessario:
Scarponcini da trekking, imbragatura, kit da ferrata, casco, abbigliamento adatto alla montagna.
Il materiale della cordata, corda e moschettoni, è fornito dalla guida alpina che vi accompagnerà.
La quota comprende:
Accompagnamento da parte della guida alpina ed eventuale dotazione di casco, imbrago e kit da ferrata.
Il primo giorno sarà dedicato alla didattica: soste su neve, su ghiaccio, progressione.
Il secondo giorno saliremo una parete nord breve mettendo in pratica ciò che è stato appreso
Un week end per approfondire la tecnica per salire le pareti nord. Quale strategia deve scegliere la cordata, in conserva corta o a tiri?
Adottare il metodo più veloce e più sicuro in base al terreno
Accompagnamento e assistenza da parte di una guida alpina.
Uso delle attrezzature comuni
La quota NON comprende
Pernottamento al rifugio
Spese di viaggio
Biglietto per eventuali impianti
Spese della guida da dividere tra i partecipanti
Rapporto guida allievi
una guida due allievi
Materiale necessario
Scarponi semirigidi o rigidi, ramponi classici in acciaio con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi, 2 piccozze da piolet traction, imbragatura da arrampicata, occhiali da sole, crema solare alta protezione, lampada frontale.
Parte del materiale può essere noleggiato oppure messo a disposizione dalle guide.
Abbigliamento adeguato tra cui:
guscio antivento, 2 paia di guanti (uno leggero e uno più pesante), cappello per il sole e beretto per il freddo, ghette.
Programma di massima Corso Pareti Nord
Ritrovo la mattina del primo giorno in base alle località di provenienza dei partecipanti.
Viaggio
Usciremo quindi sul ghiacciaio per vedere le tecniche che useremo il giorno seguente:
– Quale materiali utilizzare
– Che tipo di legatura è più adatta su ghiacciaio orizzontale, su pendio ripido
– Costruire una sosta su neve o su ghiaccio
– Tecnica coi ramponi
Rientro al rifugio e pernotto
Il secondo giorno la sveglia sarà mattiniera e saliremo una nord.
Mafia Bianca al Monticelli, Passo del Tonale, è una bella via di misto, a pochi passi dall’arrivo della Funivia Paradiso.
La via ha una difficoltà massima di M4+, presenta tratti di canale nevoso intervallato da risalti con ghiaccio di colata e tratti di misto.
La lunghezza della via è di 200 metri e solitamente conviene percorrerla in 7 lunghezze di corda.
Mafia Bianca si sviluppa in uno stretto canale, chiuso da pareti di roccia da entrambi i lati, che ricorda le più famose goulotte delle Alpi.
Una vera e propria salita di misto in alta montagna, però addomesticata da un veloce avvicinamento e una comoda discesa.
Difficoltà misto tecnico
Media
Requisiti per la partecipazione
Aver arrampicato almeno sul IV grado su roccia
Avere dimestichezza coi ramponi, almeno su terreno classico
Materiale necessario misto tecnico
Scarponi ridigi automatici o semiautomatici, ramponi classici oppure da cascata, piccozze da piolet traction (se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, kit ARTVA pala e sonda, due paia di guanti, 2 moschettoni a ghiera, abbigliamento invernale adeguato, thermos, viveri da corsa.
La quota comprende
Accompagnamento da parte di una guida alpina, utilizzo del materiale comune, eventuale noleggio di casco e imbraco.
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri; la guida salirà in auto con voi e non concorrerà alle spese di vi viaggio.
Eventuale noleggio piccozze da piolet traction, ramponi, kit ARTVA pala e sonda, biglietto della funivia (una decina di €)
Costo
La salite di Mafia Bianca al Monticelli, Passo del Tonale, può essere affrontata con un rapporto guide/clienti 1:1 oppure 1:2, in base alla preferenza dei partecipanti.
Il costo è di 340 € nel caso di una sola persona per guida; 195 € nel caso di due persone per guida.
Amiamo molto questo tipo di arrampicata, estremamente varia, creativa ed emozionante e abbiamo deciso di proporre questa uscita con lo scopo di avvicinare qualche coraggioso a questa bellissima branca dell’alpinismo, forse la più completa.
Preparatevi ad immergervi in una esperienza alpinistica autentica.
Cos’è?
Possiamo dire che il misto classico è il “vero” alpinismo?
Per salire una montagna, una parete, o una via, si affrontano tutti i terreni tipici della montagna: neve, goulotte, roccia, misto, cresta, ghiaccio. E’ necessario adattare la propria strategia al terreno e sapere adottare la tecnica migliore passo dopo passo, sia in termini di progressione che in termini di protezione.
L’ambiente è quello invernale, il più completo e anche il più ostile, dove servono tutte le componenti principali del buon alpinista: tecnica, strategia, tenacia e buona conoscenza delle proprie capacità.
A chi è rivolto questo corso?
Per poter partecipare a questo corso è necessario:
sapere arrampicare su almeno il IV grado su roccia
avere già utilizzato i ramponi, almeno su terreno classico
conoscere i nodi principali, come mezzo barcaiolo, barcaiolo, nodo delle guide (il nodo a otto) e sapere utilizzare il secchiello e scendere in corda doppia
avere un minimo di esperienza in alta montagna (come i 4000 estivi) oppure di alpinismo invernale su Appennino o Alpi Apuane
Inoltre può essere utile:
avere una certa confidenza con la montagna invernale, ad esempio come scialpinisti
avere arrampicato su ghiaccio in piolet traction
Il corso si svolge con un rapporto Guida/Allievi uno a due al prezzo di € 430 ciascuno. Con un solo allievo il costo è di € 790.
Dove?
Le Orobie sono principalmente situate nella provincia di Bergamo, la cui vetta più alta è il pizzo Coca che ragginge i 3.050 mslm. Questa cima non sarà una delle nostre destinazioni, vi proporremo altre cime più adatte per ciò che abbiamo in programma, come ad esempio il Pizzo del Becco o il Monte Alben, mete interessantissime per il misto tecnico.
CI RISERVIAMO DI SCEGLIERE LA DESTINAZIONE IN BASE ALLA RICERCA DELLE CONDIZIONI MIGLIORI
Programma
Primo giorno: nel tardo pomeriggio si raggiunge in auto la val Brembana dove pernotteremo in albergo o pensione
Secondo giorno: arrampicata su misto sulle cime circostanti
Terzo giorno: arrampicata su misto sulle cime circostanti e rientro
Difficoltà arrampicata su misto
Media
Materiale necessario
E’ necessario avere la seguente attrezzatura tecnica individuale:
scarponi invernali rigidi
ghette (se non integrate nello scarpone)
ramponi in acciaio 12 punte con antizoccolo, con punte frontali classiche oppure da cascata bipunta o monopunta
coppia di piccozze tecniche da piolet traction senza dragonne, preferibilmente con puntale classico
longe doppia per le piccozze
imbragatura da arrampicata
casco da arrampicata
un discensore (secchiello con moschettone o piastrina con doppio moschettone)
un moschettone con cordino preparato per nodi autobloccanti
un moschettone a ghiera HMS
martello da arrampicata
zaino 40 litri circa
sacco a pelo in piuma o sintetico (1 kg circa) consigliato
bastoncini telescopici
lampada frontale
kit artva, pala e sonda
Abbigliamento necessario:
guanti che permettano una sufficiente manualità
guanti pesanti di sicurezza
cappello e/o passamontagna
guscio antivento tipo goretex
piumino o equivalente sintetico
copripantaloni tipo goretex
abbigliamento tecnico a strati
In relazione ai viveri:
thermos 0,75l circa
viveri da corsa per le uscite (come alimenti dolci sono consigliati frutta secca e a guscio, come alimenti salati sono consigliati formaggi stagionati, altri cibi proteici e grassi)
La quota comprende
Accompagnamento da parte della guida alpina
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio in cui la guida sale con i partecipanti, ma non partecipa alle spese.
Due pernottamenti mezza pensione dei partecipanti e della guida da dividere fra gli allievi.
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze tecniche da piolet traction, ramponi.
La Vallée Blanche è un famoso e bellissimo itinerario di fuoripista, fra i ghiacciai del Monte Bianco.
Ogni sciatore che si rispetti ne ha almeno sentito parlare. E’ un viaggio straordinario attraverso il Ghiacciaio del Gigante, sul versante francese del Monte Bianco.
Se si escludono alcune varianti, non è un itinerario difficile tecnicamente e può essere affrontata da qualsiasi buon sciatore.
Però si svolge in un ambiente grandioso di alta montagna, su ghiacciai crepacciati che richiedono conoscenza dell’itinerario e delle tecniche e attrezzature adeguate a questo terreno.
Faremo il classico anello con partenza dalla Skyway e discesa fino a Chamonix. Il rientro in Italia avverrà tramite taxi o bus di linea.
Con normale innevamento invernale si arriva sci ai piedi in centro a Chamonix. Più avanti in stagione quando la neve si ritira verso l’alto è necessario prendere una piccola cabinovia per salire alla stazione di Montenvers, dove parte il famoso treno a cremagliera che permette di rientrare a Chamonix.
A circa 3/4 della nostra discesa incontreremo la famosa Buvette, un chiosco baciato dal sole dove è possibile rifocillarsi ammirando la incredibile vista della Mer de Glace e dei Drus.
Costi
Prezzo uscita: 110€ a persona
La quota comprende: Accompagnamento da parte della guida alpina, materiale di uso comune
La quota NON comprende: Viaggio da effettuarsi con mezzi propri, eventuali pernottamenti, eventuale noleggio di attrezzatura, impianti di risalita (skyway: circa 42 €, taxi: 20-30 € a persona; eventuale treno di Montenvers), spese della guida da dividersi sui partecipanti
Minimo partecipanti: 5
Materiale necessario:
da fuoripista o scialpinismo, con pelli di foca (noleggio possibile presso negozi convenzionati). In base alle condizioni può essere possibile partecipare anche con l’attrezzatura da pista. Informare la guida.
imbragatura da arrampicata, fettuccia 240cm e moschettone a ghiera. (può fornirli la guida gratuitamente)
artva, pala e sonda (noleggio possibile)
ramponi e piccozza in base alle condizioni (noleggio possibile)
occhiali da sole protezione minima 3, crema solare e burrocacao alta protezione
zaino 30-40 litri (noleggio possibile)
indumenti adatti alla quota e alle condizioni meteo, incluso giacca antivento, guanti da sci (un paio di guanti caldi di riserva nello zaino), copricapo caldo, buff
casco, da sci preferibile o da arrampicata (può fornirlo la guida gratuitamente)
un po’ di acqua e uno snack
documento valido per espatrio
2022: per accesso a funivia Skyway necessario green pass rafforzato e mascherina FFP2
Potrebbe interessarti anche l’uscita di Marzo alla Porta Nera (Cervinia – Zermatt).
Dai un’occhiata al video realizzato durante alcune nostre uscite di freeride.
Traversata Monte Giovo – Monte Rondinaio al Tramonto
La traversata Monte Giovo – Monte Rondinaio è sicuramente la più bella traversata invernale dell’Appennino Tosco- Emiliano.
Percorrere questa cresta al tramonto è un’esperienza unica, con il sole che svanisce direttamente sul mar Tirreno
Nel periodo invernale questa traversata sa regalare panorami unici e dal carattere alpino, con bellissimi scorci sul resto dell’Appennino e sulle Alpi Apuane.
Di grande effetto sono le cornici che si formano nel periodo invernale.
Inizieremo la traversata salendo prima al Monte Giovo (1991 m), per poi continuare sul filo di cresta fino a incontrare la Grotta Rosa, il passaggio chiave della salita.
Successivamente arriveremo in cima all’Altaretto (1927 m), per poi continuare verso la Porticciola (1903 m).
L’ultima cima che andremo a toccare è quella del Monte Rondinaio (1964 m), bellissima montagna piramidale che svetta in tutto il gruppo.
Durante la discesa si passerà per il Lago Baccio, spesso ghiacciato in inverno.
Difficoltà
Facile
Dislivello totale 700 m
Requisiti per la partecipazione
Buona forma fisica
La quota comprende
Accompagnamento da parte della Guida Alpina
Uso materiale comune
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozza classica, ramponi.
Materiale necessario
– scarponi rigidi o semirigidi idonei alla neve
– ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi
– piccozza classica con becca in acciaio
– imbragatura da arrampicata
– casco
– ARTVA, pala e sonda
– Torcia frontale
Abbigliamento consigliato
– da escursionismo invernale (compresi guanti e cappello caldi)
– giacca leggera impermeabile (guscio)
– soprapantaloni impermeabili
– ghette
– occhiali da sole alta protezione
– crema solare e protezione per le labbra
Costo
80 € a testa
Numero minimo 4 partecipanti
Finita la traversata, è possibile rinfocillarsi al Rifugio Vittoria, gestito dal mitico Tex.
Orario di ritrovo indicativo 15.30 al parcheggio del Lago Santo Modenese.
Se siete interessati alla Traversata Monte Giovo – Monte Rondinaio potreste anche essere interessati a:
Corso Propedeutico allo scialpinismo – Tecnica di discesa Fuoripista
Vuoi apprendere meglio la tecnica di discesa fuoripista?
La pratica dello scialpinismo si sta diffondendo molto e conta sempre più appassionati.
Per approcciarsi alla discesa fuoripista una volta saliti in vetta, è necessario padroneggiare bene gli sci.
La tua risposta alla domanda “Sai sciare” è una di queste?
Sì, vengo giù dappertutto
Sì, ma non sulle piste nere
Scio da quando sono bambino/a un paio di volte l’anno o durante la settimana bianca
In pista me la cavo, ma fuoripista ho provato e non riesco
Riesco a fare le curve, ma dopo qualcuna mi devo fermare perchè acquisisco troppa velocità
Sì, ma ho iniziato da poco
La pista con le gobbe a fine giornata per me è insciabile
Sì, ma temo la velocità perché non riesco a fermarmi quando voglio
Sì, ma non riesco a curvare dove voglio, seguo la curva data dalla sciancratura dello sci
Allora questo corso ti sarà molto utile!
Premettendo che i movimenti base dello sci in pista e di quello fuoripista sono gli stessi, un buon sciatore fa prestissimo ad adattare la propria tecnica in pista a quella fuoripista.
La pista battuta perdona anche gli errori più grossolani e dà la sensazione di saper sciare, ma spesso è solo una percezione.
Le curve nello sci servono a mantenere una velocità costante, se le sappiamo fare nel modo giusto questa non aumenta progressivamente.
E’ sempre importante, sia in pista che fuoripista, essere in grado di curvare dove volete, anche all’ultimo momento, per evitare un ostacolo o per ridurre il raggio di curva se aumenta la pendenza
Se il fuoripista ti pare così difficile, ti è necessario fare un buon lavoro sulla tecnica di discesa.
Questo lo puoi fare solo utilizzando gli impianti, perchè ad ogni discesa si può lavorare su un esercizio diverso, sviluppando così i movimenti e la sensibilità necessaria nell’uso dei piedi.
Purtroppo questo processo è impossibile praticando da subito solo lo scialpinismo, perchè la discesa in un giorno è sempre una sola, fatta con le gambe appesantite dalla salita.
Tecnica di discesa fuoripista
Ti consigliamo un corso come questo per apprendere meglio la tecnica prima di approcciarti alle gite scialpinistiche.
Faremo tantissimi esercizi propedeutici, in pista e fuori pista per aiutarti a imparare il più velocemente possibile.
Una volta in vetta, nelle tue future gite
Invece di essere preoccupato per la discesa, potrai finalmente dire: “Adesso viene il bello!”
Argomenti e obiettivi tecnica di discesa fuoripista modulo B
Consolidamento tecniche acquisite nel primo modulo
Correzione degli errori
Uso dei bastoncini
Curva corto, medio e ampio raggio
Introduzione curva saltata
Programma
Il corso si svolge in due moduli indipendenti: A e B
In nessuno dei moduli si fa tecnica di salita con le pelli, nè lezioni di sicurezza sul rischio valanghe.
Ciascun modulo gravita su aspetti diversi della discesa. Saranno a debita distanza l’uno dall’altro per consentirvi nel frattempo di fare pratica da soli e tornare per apprendere nuovi ragguagli tecnici.
Il modulo A dura un week end, non rende obbligatoria la partecipazione al modulo B, anch’esso di un week end
Il materiale da preferire per questi corsi è quello da scialpinismo, ma potete partecipare anche con l’attrezzatura da pista.
Dove?
Se la neve lo consente utilizzeremo gli impianti di risalita delle stazioni emiliane e toscane, come Cimone, Abetone, Corno alle Scale. In caso nella data data stabilita le condizioni fossero meglio altrove sposteremo l’attività in Piemonte o in Trentino.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento da parte della guida alpina
La quota NON comprende
Viaggio, pernottamento mezza pensione, skipass, spese della guida da dividersi sui partecipanti.
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda.
Non affittiamo sci e scarponi, per questo vi suggeriamo alcuni dei negozi di riferimento con cui collaboriamo.
Minimo partecipanti
4
Materiale necessario
-Zaino da 20-30 lt (sul quale sia possibile caricare gli sci)
-ARTVA, pala e sonda (in caso non disponiate di questo materiale di sicurezza possiamo noleggiarvelo)
-Maschera da sci
– Casco
Costo Modulo B – Tecnica di discesa fuoripista
175 € a persona
Se in fase di iscrizione volete fare sia modulo A che B il costo del pacchetto per entrambi i corsi è scontato a 320 €
Corso Propedeutico allo scialpinismo – Tecnica di discesa Fuoripista
Vuoi apprendere meglio la tecnica di discesa fuoripista?
La pratica dello scialpinismo si sta diffondendo molto e conta sempre più appassionati.
Per approcciarsi alla discesa fuoripista una volta saliti in vetta, è necessario padroneggiare bene gli sci.
La tua risposta alla domanda “Sai sciare” è una di queste?
Sì, vengo giù dappertutto
Sì, ma non sulle piste nere
Scio da quando sono bambino/a un paio di volte l’anno o durante la settimana bianca
In pista me la cavo, ma fuoripista ho provato e non riesco
Riesco a fare le curve, ma dopo qualcuna mi devo fermare perchè acquisisco troppa velocità
Sì, ma ho iniziato da poco
La pista con le gobbe a fine giornata per me è insciabile
Sì, ma temo la velocità perché non riesco a fermarmi quando voglio
Sì, ma non riesco a curvare dove voglio, seguo la curva data dalla sciancratura dello sci
Allora questo corso ti sarà molto utile!
Premettendo che i movimenti base dello sci in pista e di quello fuoripista sono gli stessi, un buon sciatore fa prestissimo ad adattare la propria tecnica in pista a quella fuoripista.
La pista battuta perdona anche gli errori più grossolani e dà la sensazione di saper sciare, ma spesso è solo una percezione.
Le curve nello sci servono a mantenere una velocità costante, se le sappiamo fare nel modo giusto questa non aumenta progressivamente.
E’ sempre importante, sia in pista che fuoripista, essere in grado di curvare dove volete, anche all’ultimo momento, per evitare un ostacolo o per ridurre il raggio di curva se aumenta la pendenza.
Se il fuoripista ti pare così difficile, ti è necessario fare un buon lavoro sulla tecnica di discesa.
Questo lo puoi fare solo utilizzando gli impianti, perchè ad ogni discesa si può lavorare su un esercizio diverso, sviluppando così i movimenti e la sensibilità necessaria nell’uso dei piedi.
Purtroppo questo processo è impossibile praticando da subito solo lo scialpinismo, perchè la discesa in un giorno è sempre una sola, fatta con le gambe appesantite dalla salita.
Tecnica di discesa fuoripista
Ti consigliamo un corso come questo per apprendere meglio la tecnica prima di approcciarti alle gite scialpinistiche.
Faremo tantissimi esercizi propedeutici, in pista e fuori pista per aiutarti a imparare il più velocemente possibile.
Una volta in vetta, nelle tue future gite
Invece di essere preoccupato per la discesa, potrai finalmente dire: “Adesso viene il bello!”
Argomenti e obiettivi tecnica di discesa fuoripista modulo A
Esercizi propriocettivi sui piedi
Diagonali
Slittamento
Curva con apertura di coda (utile su neve crostosa)
Curva corto, medio e ampio raggio
Programma
Il corso si svolge in due moduli indipendenti: A e B
In nessuno dei moduli si fa tecnica di salita con le pelli, nè lezioni di sicurezza sul rischio valanghe.
Ciascun modulo gravita su aspetti diversi della discesa. Saranno a debita distanza l’uno dall’altro per consentirvi nel frattempo di fare pratica da soli e tornare per apprendere nuovi ragguagli tecnici.
Il modulo A dura un week end, non rende obbligatoria la partecipazione al modulo B, anch’esso di un week end
Il materiale da preferire per questi corsi è quello da scialpinismo, ma potete partecipare anche con l’attrezzatura da pista.
Dove?
Se la neve lo consente utilizzeremo gli impianti di risalita delle stazioni emiliane e toscane, come Cimone, Abetone, Corno alle Scale. In caso nella data data stabilita le condizioni fossero meglio altrove sposteremo l’attività in Piemonte o in Trentino.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento da parte della guida alpina
La quota NON comprende
Viaggio, pernottamento mezza pensione, skipass, spese della guida da dividersi sui partecipanti.
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda.
Non affittiamo sci e scarponi, per questo vi suggeriamo alcuni dei negozi di riferimento con cui collaboriamo.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento da parte della guida alpina
La quota NON comprende
Vostre spese di viaggio
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda.
Non affittiamo sci e scarponi, per questo vi suggeriamo alcuni dei negozi di riferimento con cui collaboriamo.
Minimo partecipanti
4
Materiale necessario
– Zaino da 20-30 lt (sul quale sia possibile caricare gli sci)
– ARTVA, pala e sonda
– Maschera da sci
– Casco
Costo Modulo A – Tecnica di discesa fuoripista
175 € a persona
Se in fase di iscrizione volete fare sia modulo A che B il costo del pacchetto per entrambi i corsi è scontato a 320 € anziché 350
Sci Ripido in Appennino – Canali del Triangolo al Giovo
L’Appennino, nonostante le sue forme dolci, è particolarmente adatto allo sci ripido, sfruttando stretti canali o larghi pendii.
La sua quota modesta permette alla neve di trasformare molto velocemente, permettendo discese sicure anche dopo pochi giorni dalle ultime nevicate.
Le discese non sono estremamente lunghe, tuttavia è possibile concatenare comodamente più canali in una giornata.
I canali del Triangolo al Giovo, nella zona del Lago Santo Modenese, sono tra i più belli ed estetici di tutta al zona.
Hanno una lunghezza di circa 300 m e la pendenza varia dai 35° ai 45°.
La larghezza varia dall’innevamento: negli anni più nevosi i canali sono più sciabili, negli anni più secchi i canali sono più tecnici e necessitano di curve saltate.
Saliremo i canali prima con le pelli poi con ramponi e piccozza.
Dopo la discesa, è possibile ripellare e concatenare altre discese all’interno del gruppo, come ad esempio alcuni canali nella zona del Rondinaio Lombardo.
Per sciare i Canali del Triangolo al Monte Giovo è necessaria un’ottima tecnica di sci sia in pista che fuoripista.
Requisiti richiesti
Ottima tecnica di discesa in fuori pista, buon allenamento aerobico per la cima.
Aver già fatto gite di difficoltà minima BSA (Buono Sciatore Alpinista)
Materiale richiesto
Attrezzatura completa da scialpinismo (sci, scarponi, pelli, rampant, ramponi e bastoncini), piccozza, Kit sicurezza: artva pala sonda, eventualmente noleggiabile. Abbigliamento idoneo, berretto e/o buff, zaino max 25 l. thermos, snack, maschera da sci, crema solare, occhiali da sole.
La quota comprende:
Assistenza completa da parte della guida alpina per tutta la durata dell’evento.
Il monte Scalocchio, alto 1849 mslm. Il versante nord racchiude una serie di vie di misto tecnico molto interessanti, con difficoltà che vanno dal D+ al TD+
Si parte a piedi non distante dal passo del Cerreto dove si parcheggia, in un ora e mezzo di cammino si raggiunge la base della parete che offre ottima roccia per le protezioni, belle fessure per incastrare le picche e tanto turf e ghiaccio per i propri attrezzi e piantarli con soddisfazione
Le vie
Una parete capace di regalare ogni volta bei momenti di “Appenninismo” su una varietà notevole di salite da scegliere in base alle condizioni migliori di sicurezza, qualità del ghiaccio e capacità dei partecipanti
Essere accompagnati da una guida alpina su queste vie è un’esperienza importante. Delegare a noi le incertezze sulla riuscita della salita e sulla sicurezza, vi consente di godere appieno del luogo e dell’arrampicata senza preoccupazioni.
SCONTO GIORNI FERIALI INFRASETTIMANALI
Applichiamo uno sconto del 10% se decidete di partecipare a quest’attività nei giorni infrasettimanali feriali (esclusi i sabati quindi)
Sono da escludersi i periodi di alta stagione che vanno dal 1° di luglio al 15 settembre e dal 23 dicembre al 6 gennaio compresi
Vantaggi
Maggiore disponibilità delle guide
Poter godere della montagna in beata solitudine
Accordarsi per un giorno precedente o successivo in base alle migliori condizioni meteo e dell’itinerario
Siete interessati?
Applicate lo sconto alla normale tariffa specificata in fondo all’attività
Difficoltà misto tecnico
Media
Requisiti per la partecipazione
Aver arrampicato almeno sul IV grado su roccia
Avere dimestichezza coi ramponi, almeno su terreno classico
Materiale necessario misto tecnico
Scarponi ridigi automatici o semiautomatici, ramponi classici oppure da cascata, piccozze da piolet traction (se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, due paia di guanti, 2 moschettoni a ghiera, abbigliamento invernale adeguato, thermos, viveri da corsa, kit artva, pala e sonda.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della guida alpina
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze tecniche da piolet traction, ramponi.
Costo
Le salite di misto tecnico al monte Scalocchio possono essere affrontate con un rapporto guide/clienti 1:1 oppure 1:2, in base alla preferenza dei partecipanti.
Il costo è di 340 € nel caso di una sola persona per guida; 195 € nel caso di due persone per guida.
Gran Zebrù è la cima simbolo del gruppo Ortles Cevedale e una delle cime più belle delle Alpi.
Vista da qualunque angolazione si presenta con una possente piramide, ma sicuramente il versante più caratteristico è il maestoso scivolo Nord.
La sensazione di vetta che si ha sull’aerea cima è tra le più suggestive che si possano incontrare sull’arco alpino.
Per un alpinista non proprio alle prime armi e che magari ha già salito le normali dei facili 4000 e/o delle cime circostanti come il Cevedale o la Punta San Matteo, la normale al Gran Zebrù rappresenta un notevole salto di qualità, quasi un passaggio obbligato verso vie e cime più impegnative.
La via di salita
Si parte dal parcheggio del Ghiacciaio dei Forni a quota circa 2100. Da qui si segue una strada sterrata che puntando dritto verso il Gran Zebrù raggiungere dopo circa un’ora e mezza di cammino al Rifugio Pizzini, posto a circa 2700m.
La salita al gran Zebrù deve normalmente essere conclusa entro la tarda mattinata, essendo l’esposizione di tutta la salita molto soleggiata. In base alla stagione e alle temperature e alle condizioni della via l’orario di partenza può comunque cambiare sensibilmente.
Si seguono i detriti morenici in direzione della montagna, che domina sempre il paesaggio, perfino con la scarsa luce della notte. Raggiunte le prime nevi ci si lega in cordata per affrontare il ghiacciaio che si trova alla base della montagna (vedretta del Gran Zebrù).
Un ripido pendio conduce alla base del canalino sud o Col di Bottiglia (in realtà non proprio un canalino, lungo ampio e ripido fino a 50°). Si cambia la legatura e si prosegue direttamente fino a sbucare su una spalla nuovamente in vista della cima. Si segue ora l’ampio ripido pendio evitando ampi crepacci fin sotto la paretina che sorregge la vetta.
Ancora un centinaio di metri ripidi permettono di sbucare sull’aerea cresta affacciandosi così sui 1000 m della vertiginosa parete Nord. Pochi metri di aerea cresta conducono in vetta.
Discesa per lo stesso itinerario.
Difficoltà
Itinerario privo di difficoltà tecniche elevate ma con lunghi tratti ripidi e esposti. Necessità buona tecnica di cramponage classico e uso della piccozza.
Periodo migliore
Il periodo migliore è di solito la fine della primavera e inizio dell’estate quando la copertura nevosa è ancora buona e le temperature minime basse. Con condizioni più secche i pericoli oggettivi aumentano sensibilmente. In certe annate meno calde o più nevose può comunque essere percorribile anche in piena estate.
Materiale necessario
Attrezzatura: scarponi rigidi o semirigidi idonei alla neve – ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi – piccozza classica con becca in acciaio – imbragatura da arrampicata – casco – lampada frontale.
Abbigliamento: – da trekking estivo (compreso cappello parasole) – da escursionismo invernale (compresi guanti e cappello caldi) – giacca leggera impermeabile (guscio) – soprapantaloni impermeabili – ghette – occhiali da sole alta protezione – sacco lenzuolo per i rifugi (monouso sono in vendita presso i rifugi) (utile tessera CAI per i rifugi) – crema solare alta protezione.
Costo
La salita al Gran Zebrù può essere effettuata con un massimo di due partecipanti per guida.
Il costo è di € 800 per il singolo partecipante e di €450 ciascuno nel caso di due partecipanti.
La quota comprende l’accompagnamento e insegnamento da parte di una Guida.
La quota non comprende in particolare spese di viaggio vitto e alloggio. Le spese vitto e alloggio della Guida sono da dividere tra i partecipanti. Normalmente il viaggio della Guida è a carico dei partecipanti e avviene con i mezzi privati dei partecipanti stessi.
Scialpinismo in Alto Adige – Montaccio di Pennes 2526m –
Scialpinismo al Montaccio di Pennes. Fare scialpinismo in Alto Adige è fantastico, il Montaccio di Pennes 2526m si raggiunge seguendo un itinerario in ambiente maestoso e panoramico, privo di grosse difficoltà tecniche, che necessita di un’adeguata lettura del manto nevoso. Infatti nella parta alta sopra la Seeberg Alm (2150m) occorre scegliere accuratamente il percorso di salita.
Scialpinismo al Montaccio di Pennes, oltre a presentare una divertente discesa, è un ottimo balcone sulle Alpi Sarentini sopra Bolzano. Una gita molto bella e classica della zona.
Programma e itinerario
Partenza da Modena oppure ritrovo direttamente alle 9,00 a Pennes. Qui si raggiunge Laste e si mettono gli sci ai piedi. Dopo un check del materiale partiamo in leggera salita lungo la strada forestale.
Subito dopo la Alpen Hutte, si segue per Alpe montelago fino alla dorsale.
Proseguiamo in direzione Est raggiungendo la cima per una ripida cresta.
Questa gita si svolge in una zona dei Sarentini molto selvaggia, meno nota e frequentata rispetto alle altre.
Panorama magnifico.
Requisiti richiesti
Discreta tecnica di discesa in fuori pista, discreto allenamento aerobico per la cima.
Materiale richiesto
Attrezzatura completa da scialpinismo (sci, scarponi, pelli, rampant, ramponi e bastoncini) Kit sicurezza: artva pala sonda, eventualmente noleggiabile. Abbigliamento idoneo, berretto e/o buff, zaino max 25 l. thermos, snack, maschera da sci, crema solare, occhiali da sole.
La quota comprende:
Assistenza completa da parte della guida alpina per tutta la durata dell’evento.
La quota non comprende:
Spese di viaggio
N.minimo di partecipanti 4, N.massimo di partecipanti 6.
Stage di Ghiaccio e Misto all’Anfiteatro – Lago Santo Modenese
Lo Stage di Ghiaccio e Misto all’Anfiteatro sopra al Lago Santo Modenese è una giornata di perfezionamento per l’arrampicata su ghiaccio e misto.
In questo settore riscoperto da poco sono presenti numerosi monotiri di ghiaccio puro e arrampicata mista con piccozze e ramponi.
Le difficoltà su misto vanno dall’M3 fino all’M6, quelle del ghiaccio dal 3 al 4+, dipendentemente anche dalle condizioni del periodo.
La vicinanza al Lago Santo Modenese ne fa una meta perfetta anche per le giornate di meteo incerto, infatti in circa 30 minuti si è alla base di questa “Falesia” di misto.
E’ il terreno perfetto per prendere confidenza su questo elemento, un’ottimo allenamento alle salite più difficili in alta montagna.
Difficoltà: Media, è utile saper arrampicare su roccia o su ghiaccio.
Costo: 100 € a persona.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della guida alpina
Uso del materiale comune
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze tecniche da piolet traction, ramponi.
Minimo partecipanti: 3.
Materiale necessario: Coppia di piccozze da piolet traction, ramponi, scarponi ramponabili, imbraco, casco, kit ARTVA, pala e sonda, pranzo al sacco, thermos.
E’ possibile accoppiare lo Stage di Ghiaccio e Misto all’Anfiteatro a un’altra salita in zona nella giornata seguente, pernottando direttamente al Rifugio Vittoria, gestito dal mitico Massimo Bernardi Tex.
La Goulotte Mistica alla Torre Innerkofler è sicuramente una delle goulotte più famose delle Dolomiti.
Si trova nel gruppo del Sassolungo, precisamente sul versante Nord della Torre Innerkofler.
Partiremo dal Passo Sella, dove in circa 2 ore di avvicinamento arriveremo alla base della Goulotte Mistica.
Qui ripidi pendii di neve si intervallano a tiri di ghiaccio, come la famosa candela di grado 4 che scende dallo strapiombo che interrompe il canale.
Un vero viaggio alpinistico completo nel gruppo del Sassolungo, dove toccheremo la cima della Torre Innerkofler.
La discesa si effettua in corda doppia sulla via e ripercorremo il tragitto fatto all’andata per tornare all’auto al Passo Sella.
Data la sveglia presto e la lunghezza dell’itinerario, è necessario pernottare in zona Passo Sella la sera prima della salita.
Difficoltà: Grado 4+ ghiaccio.
500 m di dislivello solo la via
Necessario un ottimo allenamento aerobico e una buona esperienza su ghiaccio
Su questi itinerari viene considerata anche la componente dell’ambiente d’alta montagna che alza il grado della salita.
Difficoltà alpinistica globale: TD
Costo: 450 € una persona
300 € a persona due partecipanti
La quota comprende
Accompagnamento da parte di una guida alpina, utilizzo del materiale comune, eventuale noleggio di casco e imbraco.
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri; la guida salirà in auto con voi e non concorrerà alle spese di vi viaggio.
Eventuale noleggio piccozze da piolet traction, ramponi, kit ARTVA pala e sonda
Materiale necessario: Casco, imbrago, scarponi ramponabili, ramponi, coppia di picche da piolet traction, kit ARTVA pala e sonda, abbigliamento invernale adeguato, thermos, lampada frontale.
Nel caso la Goulotte Mistica non sia in buone condizioni, la Guida potrà consigliare salite simili in migliori condizioni di neve e ghiaccio.
Se siete interessati alla Goulotte Mistica alla Torre Innerkofler potreste anche essere interessati a:
Il Gendarme della Nuda e la Cresta dello Scalocchio è un’emozionante traversata invernale dell’Appennino Tosco- Emiliano.
Nel periodo invernale questa traversata sa regalare panorami unici e dal carattere alpino, con bellissimi scorci sul resto dell’Appennino e sulle Alpi Apuane.
Di grande effetto sono le cornici che si formano nel periodo invernale.
Inizieremo la traversata salendo dal Vallone dell’Inferno al colletto tra Monte la Nuda e Gendarme della Nuda.
Qui, con un’aerea cresta raggiungeremo la base del Gendarme della Nuda, caratteristico avancorpo roccioso a picco tra Toscana ed Emilia Romagna.
Con qualche tiro di corda su roccia e neve saliremo sopra al Gendarme, aiutati in qualche punto da uno spezzone di corda.
Dall’aerea cima del Gendarme, con 2 calate in corda doppia, raggiungeremo la sella tra il Gendarme e lo Scalocchio.
Qui continueremo la nostra traversata che ci porterà alla cima del Monte Scalocchio, tra grandi cornici e passaggi su roccia.
Finita la traversata passeremo sotto alla parete Nord dello Scalocchio e torneremo alle auto passando per la traccia di salita.
Difficoltà
Facile-Media
Dislivello totale 700 m
Requisiti per la partecipazione
Buona forma fisica
Aver già utilizzato ramponi e piccozza
Materiale necessario
Scarponi impermeabili e caldi, ramponi classici, una piccozza classica (lunghezza 50/60 cm, se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, due paia di guanti, un moschettone a ghiera, discensore, fettuccia o kevlar da 120 cm, cordino da 60 cm, abbigliamento invernale adeguato, thermos, viveri da corsa, kit artva pala e sonda.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della guida alpina, uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio.
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze classica, ramponi.
Costo
120 €
Numero minimo partecipanti
3
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Nel gruppo della Presanella, che con i suoi 3558m è la vetta più alta del Trentino, c’è una piramide rocciosa solcata da diverse vie, è il Monte Nero 3344m. La più classica e ripetuta è sicuramente il couloir dell’H, salibile dall’autunno alla primavera ma sicuramente il periodo più favorevole è l’autunno. L’itinerario è stato aperto nel 1980 dal famoso himalaista Fausto de Stefani. Il Couloir dell’H – Monte Nero di Presanella (400m D 3/M3) è diventato in questi anni una super classica, grazie anche alla facilità di accesso; infatti nel periodo autunnale, la strada che percorre la Val Nambrone permette di arrivare fino a quota 2000m con l’auto, dove un comodo sentiero in circa un ora porta fino al Rifugio Segantini dove si bivacca nel locale invernale.
Difficoltà: Grado 3/M3 Su questi itinerari viene considerata anche la componente dell’ambiente d’alta montagna che alza il grado della salita. L’intero giro risulta molto faticoso e occorre un buon grado di allenamento.
Difficoltà alpinistica globale: D
Costo: 660 € un partecipante
400 € a persona due partecipanti
La quota comprende: Accompagnamento da parte della guida alpina
uso materiale della cordata
La quota NON comprende: viaggio, spese della guida da dividere sui partecipanti
Materiale necessario: casco, imbrago, scarponi, ramponi, coppia di picche da piolet traction, abbigliamento invernale adeguato, thermos, lampada frontale, sacco a pelo invernale.
Programma di massima:
Ritrovo sabato pomeriggio alle 14:00 per andare a pernottare al Bivacco invernale del Rifugio Segantini.
Mattina sveglia presto per raggiungere l’attacco della via in circa 3 ore. Percorso il ripido couloir e raggiunta la cima scenderemo verso la normale della Presanella fino al Rifugio Segantini.
Il programma può subire variazioni in base alle condizioni delle vie.
Se ti piace questa attività potresti essere interessato anche al corso di cascate
Il canyoning Bagnolecchia è la nostra ultima scoperta.
Facile ma avventuroso e acquatico. Vi aspettano spettacolari cascate, tuffi e scivoli in vasche trasparenti quindi un piccolo canyon da percorrere fino al gran tuffo finale (non obbligatorio).
DIFFICOLTA’
– Impegno fisico: 2 su 5,
– Adrenalina: 4 su 5
– Navetta (ovvero ingresso e uscita torrente raggiungibili in auto): sì
– Cammino di avvicinamento all’ingresso del torrente: 10 minuti in discesa
– Durata discesa: 2,5 ore circa
– Cammino di rientro all’auto dall’uscita del torrente: 10 minuti
– Età minima raccomandata: 10 anni – 130 cm
– Acquaticità necessaria: saper stare a galla
COSTO
€ 75 a persona
LA QUOTA COMPRENDE
L’accompagnamento da parte di una Guida Alpina, nolo muta con cappuccio da 5 mm e calzari di neoprene da 3 mm, casco, imbracatura e moschettoni di sicurezza.
MINIMO PARTECIPANTI
4
MATERIALE NECESSARIO
Costume, scarpe da usare nel fiume (meglio scarpe trekking, o comunque da ginnastica), scarpe di ricambio, salvietta Nota sulle scarpe: non prendete vecchie scarpe che avete in cantina da parecchi anni, la suola tende a scollarsi immediatamente a contatto con l’acqua e in men che non si dica vi ritrovereste scalzi. Un buon paio di scarpe recenti non si rovina in una discesa di canyon.
PERIODO
Il periodo di discesa del canyoning Bagnolecchia è molto lungo. Da maggio a ottobre
SU RICHIESTA
Se siete un gruppo di almeno 4 persone possiamo accompagnarvi nel canyoning bagnolecchia in data da concordare.
Possiamo effettuare discese in base alle vostre richieste in tutti i canyon italiani e all’estero.
Il canyoning è un’attività molto ludica che si svolge lungo torrenti incassati aventi una portata d’acqua modesta. I canyon più belli permettono di fare tuffi e toboga come quelli di un parco acquatico, ma in un ambiente naturale.
Il canyoning permette di visitare luoghi unici che chi non ha mai praticato questa attività non può avere avuto la possibilità di vedere. E’ un’attività molto avventurosa e gli ambienti sono selvaggi anche se magari ci si trova a poca distanza da un paese o da una strada. Di solito la vista di un ponte riporta alla realtà del mondo che siamo abituati a frequentare.
Non richiede esperienza tecnica precedente, ma richiede buone condizioni fisiche, confidenza con l’acqua e ovviamente di saper nuotare. Le guide vi informeranno sui comportamenti corretti da tenere all’interno del canyon per minimizzare i rischi, cosa fare e cosa non fare. E’ richiesto ai partecipanti di seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute dalle guide.
Quale posto migliore delle Dolomiti per perfezionare la tecnica di scalata, per rivedere le manovre sulle vie di più tiri oppure semplicemente per raggiungere qualche storica e imponente cima. Ebbene si …ci siamo!!! Organizziamo questo stage arrampicata in Dolomiti di 3 giorni nella zona compresa tra il gruppo del Sella e il Passo del Falzarego.
Programma
Primo giorno: arrampicata in una delle falesie del comprensorio al fine di migliorare la tecnica individuale. Tra le falesie più indicate la città dei Sassi al passo Sella o le 5 torri.
Secondo e terzo giorno: arrampicata su vie classiche, cercando la dolomia migliore sulle tracce di alcuni dei protagonisti dell’alpinismo classico in dolomiti.
Durante i due giorni avremo la possibilità di scegliere tra molti itinerari che racchiudono le caratteristiche e l’essenza dell’alpinismo dolomitico: avvicinamento, individuazione dell’itinerario, arrampicata in terreno d’avventura, vetta e discesa. I rientri dalla vette dolomitiche sono quasi sempre molto articolati. Si alternano calate in doppia a tratti di “disarrampicata” dove il nostro grado di attenzione deve rimanere sempre alto.
Preparazione richiesta
Almeno arrampicare da secondo di cordata sul grado IV ed un sufficiente allenamento aerobico.
Costo
a partire da 1 pax 1000 euro 2 pax 650 euro ognuno
La quota comprende
Accompagnamento ed assisitenza continuativa della Guida Alpina, utilizzo del materiale di cordata.
La quota non comprende
Spese di viaggio e di pernotto dei partecipanti e della guida.
informazioni aggiuntive
La guida si riserva di variare il programma in base alle condizioni meteo e psicofisiche dei partecipanti.
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Corso di autosicura – Importanti informazioni preliminari
Prima di iscriverti al corso di autosicura leggi attentamente le seguenti informazioni. L’arrampicata in solitaria in autosicura è una attività estremamente pericolosa che in primo luogo esclude la possibilità di controllo reciproco da parte del partner e di intervento da parte dello stesso in caso di imprevisto o infortunio. Comporta l’utilizzo di dispositivi secondo modalità diverse da quelle previste e dichiarate dal produttore. Tali modalità non sono state dunque testate dal produttore secondo i criteri applicati per l’immissione sul mercato dei prodotti per arrampicata.
Il corso di autosicura presenta le tecniche ad oggi considerate maggiormente pratiche e sicure fra quelle disponibili per l’arrampicata solitaria in autosicura. Per quanto sopra esposto, l’uso di queste tecniche comporta una totale assunzione di responsabilità da parte di chi individualmente le adotta.
Il corso comprende la spiegazione dei limiti di ogni sistema utilizzato e dei rischi residui per quanto conosciuti.
Requisiti per la partecipazione
Consolidata esperienza in arrampicata sportiva da capocordata su difficoltà minima di 6a a vista e 6b+ lavorato (grado francese).
Esperienza consolidata su vie di più tiri sportive con ottima conoscenza delle relative tecniche.
La mancanza dei requisiti comporta l’esclusione dal corso autosicura.
Contenuti del corso
Arrampicata da secondo su monotiri
Arrampicata da primo su monotiri sportivi
Risalita su corda con maniglie tipo Jumar
Applicazione delle tecniche alle vie di più tiri
Materiale necessario
Normale attrezzatura da arrampicata incluso casco
Materiale facoltativo
Secchiello multiattrezzo Be-Up Climbing Technology oppure ATC Guide della Black Diamond
due autobloccanti tipo Roll’rock Climbing Technology oppure T-block Petzl o Ropeman Wildcountry
Gri-gri Petzl o Cinch Trango
Minimo e massimo partecipanti
2 persone per guida
Tour di Skialp Finestra del Rondinaio
Tour di Skialp Finestra del Rondinaio, è una classica e bellissima gita di scialpinismo del nostro Appennino.
L’esposizione varia permette di sciare su buona neve anche quando è molto che non nevica su neve super trasformata.
Itinerario
Si parte con gli sci ai piedi dopo aver parcheggiato al parcheggio del Lago Santo Modenese.
Si percorre una strada forestale fino a raggiungere il Lago Santo Modenese. Da qui, attraverso una traccia in un bosco di faggi raggiungeremo la Valle glaciale del Lago Baccio. E’ sicuramente uno dei luoghi più magici del nostro Appennino.
Costeggiato il Lago Baccio, spesso ghiacciato nel periodo invernale, entreremo nell’ampio vallone in direzione del Monte Rondinaio.
Una sezione leggermente più ripida ci porterà alla Finestra del Rondinaio e da li una splendida discesa sul lago Turchino. Il rientro valuteremo a seconda delle condizioni.
Dopo la gita, sarà possibile esercitarsi con l’autosoccorso in Valanga. Saper utilizzare correttamente pala, artva e sonda può essere fondamentale.
Dislivello
600 mt
Difficoltà Scialpinismo al Monte Rondinaio
Buone capacità sciistiche
Perché con una guida?
Fare questa esperienza con una guida alpina è il modo giusto per apprendere le basi di tecnica e sicurezza. Questo è importante al fine di muoversi con coscienza e tranquillità in un ambiente ragionevolmente ritenuto pericoloso. La montagna di inverno ha pertanto delle regole da tenere bene in considerazione ed è bene conoscerle.
Costo: 80 € a persona
La quota comprende: insegnamento e accompagnamento da parte di una guida alpina.
La quota NON comprende: viaggio da effettuarsi con mezzi propri.
Minimo partecipanti: 4
Materiale necessario: sci, attacchi e scarponi da scialpinismo, pelli, ramponi, ARTVA, pala e sonda, occhiali da sole, maschera, thermos, viveri da corsa, guanti, berretta, abbigliamento invernale adeguato, zaino max 30 litri.
Quando il Sagro (il monte Sacro) si veste di bianco è magia pura. Si vede dal mare con la sua forma sinuosa, molto alpina, assomiglia ad una vetta Himalayana. E’ la montagna delle apuane che più di ogni altra sembra accogliere il mare con il suo pendio nevoso, praticamente di una geometria perfetta, rivolto alla sottostante pianura. Lo scialpinismo monte Sagro è un gioiello da cogliere al volo. Guarda il video.
Programma dello scialpinismo al monte Sagro – Apuane
Sul Sagro la trasformazione della neve può essere molto veloce data la sua posizione ed esposizione. Infatti gli accessi più facili si trovano sul versante sud che presenta anche passaggi rivolti a sud-ovest. Questa caratteristica è un arma a doppio taglio per gli amanti dello scialpinismo. Le condizioni posso essere ottime a patto di rispettare adeguatamente gli orari e scegliere la migliore esposizione nella salita e nella discesa.
Logistica
Ritrovo a Fosdinovo alle ore 9:30, briefing e partenza per Campocecina.
Si parcheggia nel piazzale in Loc. Foce Pianza.
Requisiti richiesti
buona forma fisica-non si corre ma si cammina per 500 metri di dislivello, buona tecnica di discesa con gli sci
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente parte del materiale, come casco imbrago. Di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota non comprende
Le proprie spese di viaggio
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda.
Non abbiamo sci da affittare, per questo vi suggeriamo alcuni dei negozi di riferimento con cui collaboriamo.
Lo scialpinismo è sicuramente una delle attività invernali più interessanti. Lo sci è infatti lo strumento più veloce e pratico per muoversi sulla neve, sia in salita ma soprattutto in discesa.
Lo scialpinismo abbina la salita, in genere sempre in ambienti stupendi ad una discesa fuori dalle piste battute che con la neve giusta può essere davvero indimenticabile. In genere alle pendici del Giovarello questo accade di frequente. Firmare la propria discesa in neve fresca è un emozione unica!
Durante questa giornata di Prime Curve al Giovarello proveremo questa bellissima disciplina, parlando di materiali, di autosoccorso su neve, tecniche di salita e di discesa.
La giornata è adatta come prima esperienza e ideata per i principianti dello scialpinismo.
Andremo alle pendici del Giovarello nei pressi di Civago e scenderemo in boschetti da favola.
Programma e itinerario
Ritrovo alle ore 9.00. Qui parleremo dell’attrezzatura specifica e del modo corretto di utilizzarla.
Parleremo del kit autosoccorso in valanga (Pala, Artva e Sonda) e faremo una prova di autosoccorso.
Successivamente, saliremo verso la cima del Monte Giovarello (1770 m), che raggiungeremo in circa 2,5 ore di salita (600 m di dislivello positivo).
Dalla fine del nostro itinerario godremo di un bellissimo panorama sul Cusna e poi finalmente è giunto il momento di togliersi le pelli di foca e godersi la discesa!
Requisiti richiesti
Aver una buona tecnica di discesa su pista battuta
Materiale richiesto
Attrezzatura completa da scialpinismo (sci, scarponi, pelli, rampant, ramponi e bastoncini) Kit sicurezza: artva pala sonda, eventualmente noleggiabile presso negozi convenzionati. Noi possiamo fornire alcuni kit sicurezza.
Abbigliamento idoneo, berretto e/o buff, zaino max 25 l. thermos, qualcosa da mangiare, crema solare, occhiali da sole.
La quota comprende
Accompagnamento e insegnamento da parte della guida alpina
La quota NON comprende
Vostre spese di viaggio
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda.
Non affittiamo sci e scarponi, per questo vi suggeriamo alcuni dei negozi di riferimento con cui collaboriamo.
La via Oppio Colnaghi al Pizzo d’Uccello è la salita classica più prestigiosa delle Alpi Apuane. Tramite una linea logica di fessure, supera con difficoltà contenute la parete Nord del Pizzo d’Uccello, la più imponente del gruppo.
La difficoltà non supera il V+, ma la lunghezza dell’itinerario e la vastità della parete fanno sì che questa via sia ancora oggi temuta e rispettata.
Difficoltà:
Difficile e lunga, è richiesto un ottimo allenamento e precedente esperienza su vie lunghe di arrampicata su roccia. E’ necessario avere un livello tecnico di arrampicata di almeno il 5c in falesia
Periodo:
da maggio a settembre
verso l’inizio delle difficoltà
Costo:
€ 590 una persona
€ 350 con due persone
La quota comprende:
Accompagnamento della guida alpina
La quota NON comprende:
Spese della guida a carico del/dei clienti.
Minimo partecipanti:
Massimo 2 persone per guida
Materiale necessario:
Casco, imbraco, scarpette da arrampicata, piccolo zaino con viveri da corsa, acqua e giacca
L1-L2: La via attacca sotto la verticale della vetta. Con due tiri con difficoltà massima di IV si raggiunge la rampa obliqua.
L3-L4: Si segue la rampa verso sinistra per due lunghi tiri (il primo facile, il secondo passaggio di IV).
Il tracciato della via sulla parete
L5-L8: Un breve risalto porta in un catino alla base del canale-camino dove si sviluppa la seconda parte della via. Si segue il colatoio o le placche alla sua sinistra per circa 3 tiri, fino a che esso si restringe e si raddrizza in un camino poco invitante. Si sale un tiro ripido e incassato nel camino spesso umido fino al piccolo ripiano di “lotta continua”; in questo tiro troviamo i primi passaggi di V.
L9: Siamo a una biforcazione, varie fessure partono a raggiera da questo punto: si sale la fessura più a destra, con passaggi ripidi ma sempre appigliati, dopo qualche metro più appoggiato si intravede a sinistra la possibilità di traversare per rientrare nella fessura di fianco. Si segue questa intuizione e quindi si prosegue ancora qualche metro nel camino fino a sostare. Bel tiro, forse il più interessante di tutta la via
L10: Si prosegue nel camino, compatto e slavato, ma appena possibile con un passaggio atletico ci si sposta a sinistra su uno spigoletto che si segue fino ad un terrazzino.
L11-L12: Si sale prima in obliquo a sinistra su una specie di spalla, si oltrepassano i gradoni di “potere alle masse” e quindi obliquando verso destra ci si dirige alla base di un grande diedro verticale e fessurato.
Seconda parte
L13-L14: Salire il diedro, preferibilmente lungo la netta fessura di sinistra, fino a sostare alla fine della zona più ripida. Si procede obliquando sempre più verso sinistra e alla fine attraversando orizzontalmente, fino alla base di un’altra fessura, che sarà la direttrice della successiva porzione di via.
L14-L18: si sale il colatoio con circa 4 tiri impegnativi fino a raggiungere la selletta tra la parete e il “Gran Pilastro”.
L19-L20: ora si punta decisamente verso la vetta, prima lungo uno spigolino di roccia instabile, quindi dopo essersi spostati qualche metro a destra lungo un caminetto e quindi su facili placche che conducono alla cresta sommitale.
Arrampicata Civago – Giornata a Civago alla Lama del Dolo (RE)
Arrampicata Civago: la nuova falesia della Lama del Dolo offre una scalata divertente in un luogo da favola. Ci sono difficoltà di tutti i tipi, gradi per i primi passi, ma anche medio difficili. E’ una recente valorizzazione con tri che vanno dai 22 ai 35 metri di lunghezza.
Vorresti continuare a praticare, ma non sai con chi andare
Non ti senti ancora sufficientemente sicuro per andare con i tuoi amici
Vuoi sdoganarti dall’arrampiacata da secondo e andare da primo
Arrampicata Civago: di cosa si tratta?
L’arrampicata a Civago può essere un momento divertente e di grande soddisfazione.
E’ un’occasione per migliorare la propria tecnica di arrmpicata, ma anche per apprendere le sottigliezze della sicura fatta come si deve.
Non dimentichiamoci che si sviluppano e rafforzano le capacità necessarie a qualsiasi tipo di attività di scalata in montagna, sia classica, che sportiva.
Quali requisiti devo avere?
Avere già arrampicato su roccia almeno una volta oppure
Avere una buona esperienza di arrampicata indoor
Sapere fare sicura a chi arrampica da secondo
E se abbiamo tutti livelli diversi?
Gestiremo i livelli dei partecipanti accoppiandoli per capacità e peso in modo che ciascuno ne tragga il massimo benficio possibile.
Cosa otterrò?
Imparerai più velocemente ad arrampicare.
Avrai un approccio alla sicurezza più approfondito evitando di incorrere in errori comuni all’inesperienza.
Conoscerai nuove persone con cui scalare.
Potrai velocemente andare in autonomia, con quante giornate di accompagnamento dipende solo da te.
E’ difficile?
No, sceglieremo un terreno adatto per farti migliorare, ma allo stesso tempo metterti alla prova.
Quindi la giornata di arrampicata a Civago è facile per principianti ma allo stesso anche di un livello intermedio.
Dipende a che livello sei
La quota comprende
Insegnamento da parte di una guida alpina, utilizzo del materiale comune (corde, rinvii), noleggio attrezzatura personale per chi non la possedesse (imbraco, casco, scarpette).
Abbiamo scarpette per tutti, ma vi suggeriamo di averne un paio personali.
La quota NON comprende
Spese per pranzo al sacco, eventuali pernottamento se vuoi dormire in zona la sera prima, viaggio.
In caso di trasferimenti la guida sale in auto coi partecipanti e non contribuisce alle spese.
Minimo partecipanti arrampicata Civago
4
Massimo partecipanti per guida
6 – Poniamo particolare attenzione al rapporto tra guida e allievi in modo che questa giornata di arrampicata a Civago possa dare il massimo dei frutti.
Materiale necessario arrampicata Civago
Casco, imbraco da arrampicata, scarpette, sacchetto della magnesite (opzionale), acqua, pranzo al sacco, zaino 35 litri (circa).
Parte dell’attrezzatura può essere fornita dalle guide.
Per quanto riguarda l’abbigliamento è necessario avere pantaloni lunghi comodi e vestirsi a strati per la parte alta del corpo
Altre informazioni:
La destinazione può subire variazioni di destinazione in favore di luoghi analoghi dove il meteo sarà più favorevole.
Scialpinismo al Monte Rondinaio 1963 m, è una classica e bellissima gita di scialpinismo del nostro Appennino.
L’esposizione a Nord e i bei pendii finali regalano spesso una bella sciata.
Itinerario
Si parte con gli sci ai piedi dopo aver parcheggiato al parcheggio del Lago Santo Modenese.
Si percorre una strada forestale fino a raggiungere il Lago Santo Modenese. Da qui, attraverso una traccia in un bosco di faggi raggiungeremo la Valle glaciale del Lago Baccio. E’ sicuramente uno dei luoghi più magici del nostro Appennino.
Costeggiato il Lago Baccio, spesso ghiacciato nel periodo invernale, entreremo nell’ampio vallone in direzione del Monte Rondinaio.
Una sezione leggermente più ripida ci porterà alla forcella che separa il Monte Rondinaio dalla Porticciola. Da qui in breve potremmo raggiungere la croce di vetta del Rondinaio.
Ora ci aspetta la discesa, la maggior parte con esposizione Nord.
Dopo la gita, sarà possibile esercitarsi con l’autosoccorso in Valanga. Saper utilizzare correttamente pala, artva e sonda può essere fondamentale.
Dislivello
600 mt
Difficoltà Scialpinismo al Monte Rondinaio
MS (Medio sciatore)
Perché con una guida?
Fare questa esperienza con una guida alpina è il modo giusto per apprendere le basi di tecnica e sicurezza. Questo è importante al fine di muoversi con coscienza e tranquillità in un ambiente ragionevolmente ritenuto pericoloso. La montagna di inverno ha pertanto delle regole da tenere bene in considerazione ed è bene conoscerle.
Costo: 80 € a persona
La quota comprende: insegnamento e accompagnamento da parte di una guida alpina.
La quota NON comprende: viaggio da effettuarsi con mezzi propri.
Minimo partecipanti: 4
Materiale necessario: sci, attacchi e scarponi da scialpinismo, pelli, ARTVA, pala e sonda, occhiali da sole, maschera, thermos, viveri da corsa, guanti, berretta, abbigliamento invernale adeguato, zaino max 30 litri.
L’attrezzatura può essere noleggiata presso negozi convenzionati.
Sei sempre stato interessato a provare lo Scialpinismo?
Lo scialpinismo è sicuramente una delle attività invernali più interessanti. Lo sci è infatti lo strumento più veloce e pratico per muoversi sulla neve, sia in salita che in discesa.
Lo scialpinismo unisce la salita by fair mean (con i propri mezzi) e una discesa fuori dalle piste battute che può essere davvero indimenticabile.
Non c’è nulla di più bello che crearsi la propria linea su neve fresca incontaminata.
Durante questa giornata di Test di Scialpinismo ci sarà da provare questa bellissima disciplina, parlando di materiali, di autosoccorso su neve, tecniche di salita e di discesa.
La giornata è adatta come prima esperienza o per principianti dello scialpinismo.
Andremo nella zona dell’Abetone dove poter sfruttare le migliori condizioni della neve per il nostro divertimento e per la sicurezza
Programma e itinerario
Ritrovo all’Abetone ore 9.30. Qui parleremo dell’attrezzatura specifica e del modo corretto di utilizzarla.
Parleremo del kit autosoccorso in valanga (Pala, Artva e Sonda) e di come si utilizza.
Successivamente, proveremo la tecnica di salita e discesa nel luogo più consono.
Requisiti richiesti
Aver una buona tecnica di discesa su pista battuta.
La lunghezza dell’itinerario sarà adattato alle condizioni ambientale e al livello del gruppo.
Materiale richiesto
Attrezzatura completa da scialpinismo (sci, scarponi, pelli, rampant, ramponi e bastoncini) Kit sicurezza: artva pala sonda, eventualmente noleggiabile presso negozi specializzati.
Abbigliamento idoneo, berretto e/o buff, zaino max 25 l. thermos, snack, maschera da sci, crema solare, occhiali da sole.
La quota comprende:
Assistenza completa da parte della guida alpina per tutta la durata della giornata.
La Tambura, un simbolo delle Apuane. Il suo versante nord, la famosa “Carcaraia” è un labirinto di doline, un saliscendi continuo che nasconde grandi segreti. Non a caso, tutto il suo versante nord è attraversato dal sentierio “meno mille”. Sentiero che collega numerosi ingressi di grotte carsiche. Il luogo ideale per la salita invernale monte Tambura-Apuane. Purtroppo anche lei è maltrattata dagli interventi sconsiderati dell’uomo. Però quando si ricopre di neve è come se tornasse a respirare e noi non le facciamo mancare una visita.
Programma della salita invernale monte Tambura-Apuane
La salita più bella, quella che ci permette di ammirare la Tambura in tutta la sua grandezza. L’anello che percorre la cresta est in salita e la cresta ovest in discesa. In questo modo vedrete tutto, appennino a nord, mare a sud, nel cuore delle Apuane.
Logistica
Ritrovo in luogo e orario da concordare in base alla provenienza dei partecipanti. Briefing e partenza per Gorfigliano (LU).
Si parcheggia lungo la strada che conduce al passo della focolaccia in luogo da determinare in base alla quantità di neve a terra. Generalmente si arriva poco prima dell’ultima galleria.
Faremo una lezione introduttiva sull’utilizzo dei ramponi e della piccozza classica, con nozioni limitate, precise ma indispensabili per poter affrontare con ragionevole livello di sicurezza le salite normali di molte montagne.
Requisiti richiesti
buona forma fisica-non si corre ma si cammina per 850 metri di dislivello circa.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della Guida Alpina
Uso materiale comune
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozza classica, ramponi.
Materiale necessario
– scarponi rigidi o semirigidi idonei alla neve
– ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi
– piccozza classica con becca in acciaio
– imbragatura da arrampicata
– casco
– ARTVA, pala e sonda
Abbigliamento consigliato
– da escursionismo invernale (compresi guanti e cappello caldi)
– giacca leggera impermeabile (guscio)
– soprapantaloni impermeabili
– ghette
– occhiali da sole alta protezione
– crema solare e protezione per le labbra
Quando il Sagro si veste d’inverno è magia pura. Si vede dal mare con la sua forma sinuosa, molto alpina, assomiglia ad una vetta Himalayana. E’ la montagna delle apuane che più di ogni altra sembra accogliere il mare con il suo pendio nevoso, praticamente di una geometria perfetta, rivolto alla sottostante pianura. La salita invernale al monte Sagro-Apuane è un gioiello da cogliere al volo. Purtroppo come le altre montagne della catena è minacciato dall’uomo e dai suoi inconsapevoli interventi. Ma noi lo apprezziamo per quel che è.
Programma della salita invernale monte Sagro-Apuane
Sul Sagro la trasformazione della neve può essere molto veloce data la sua posizione ed esposizione. Infatti gli accessi più facili si trovano sul versante sud che presenta anche passaggi rivolti a sud-ovest. Questa caratteristica è un arma a doppio taglio per gli amanti delle salite invernali. Da una parte va in condizioni molto velocemente dall’altra, può deteriorarsi altrettanto velocemente.
L’abilità dell’alpinista sta nel cogliere l’attimo perfetto! Noi ci proviamo sempre!
Logistica
Ritrovo a Fosdinovo alle ore 8:30, briefing e partenza per Campocecina.
Si parcheggia nel piazzale in Loc. Foce Pianza. In base alle condizioni della neve, meteo e del gruppo decidiamo se affrontare la salita dal sentiero “normale” estivo oppure se considerare un’alternativa come la diretta o la cresta dello spallone.
Faremo una lezione introduttiva sull’utilizzo dei ramponi e della piccozza classica, con nozioni limitate, precise ma indispensabili per poter affrontare con ragionevole livello di sicurezza le salite normali di molte montagne.
Requisiti richiesti
buona forma fisica-non si corre ma si cammina per 500 metri di dislivello
Attrezzatura
Materiale necessario
– abbigliamento invernale
– scarponi semirigidi o scarponi da trekking idonei alla neve
– ramponi in acciaio 12 punte con sistema di aggancio adatto ai propri scarponi
– piccozza classica con becca in acciaio
– imbragatura da arrampicata
– casco
– ARTVA, pala e sonda
– zaino 30 lt max, thermos, snack.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della Guida Alpina
Uso materiale comune
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozza classica, ramponi.
Il monte Rondinaio, alto 1964 mslm, ha la via normale sul versante nord percorribile a piedi coi ramponi o con gli sci. Il versante nord-est racchiude una serie di vie di misto tecnico molto interessanti, con difficoltà che vanno dal D+ al TD+
Il dislivello delle varie salite si aggira attorno ai 500 metri
SCONTO GIORNI FERIALI INFRASETTIMANALI
Applichiamo uno sconto del 10% se decidete di partecipare a quest’attività nei giorni infrasettimanali feriali (esclusi i sabati quindi)
Sono da escludersi i periodi di alta stagione che vanno dal 1° di luglio al 15 settembre e dal 23 dicembre al 6 gennaio compresi
Vantaggi
Maggiore disponibilità delle guide
Poter godere della montagna in beata solitudine
Accordarsi per un giorno precedente o successivo in base alle migliori condizioni meteo e dell’itinerario
Siete interessati?
Applicate lo sconto alla normale tariffa specificata in fondo all’attività
Le vie
Foto per gentile concessione del sito www.alpinistidellambrusco.org
A) Canale Cascata. D+, 80°
B) Couloir Senza Nome. D+, 80°
C) Couloir Fantasma. TD+, 90°
D) Dalla nebbia alle nuvole. D+, 75°
E) Viva Rotari. TD, 90°
F) Angeli del Ghiaccio. TD+, 80°
G) Variante Codeluppi-Iotti. TD, 80°
H) Via Pesi. D, 65°
Una parete capace di regalare ogni volta bei momenti di “Appenninismo” su una varietà notevole di salite da scegliere in base alle condizioni migliori di sicurezza, qualità del ghiaccio e capacità dei partecipanti
IN CASO CI FOSSERO BUONE CONDIZIONI POTREMMO ANCHE OPTARE PER LE SALITE AL RONDINAIO LOMBARDO, sulla via ape maia per esempio.
Essere accompagnati da una guida alpina su queste vie è un’esperienza importante. Delegare a noi le incertezze sulla riuscita della salita e sulla sicurezza, vi consente di godere appieno del luogo e dell’arrampicata senza preoccupazioni.
Difficoltà misto tecnico
Media
Requisiti per la partecipazione
Aver arrampicato almeno sul IV grado su roccia
Avere dimestichezza coi ramponi, almeno su terreno classico
Materiale necessario misto tecnico
Scarponi ridigi automatici o semiautomatici, ramponi classici oppure da cascata, piccozze da piolet traction (se non le avete le mettiamo a disposizione noi), casco, imbraco, due paia di guanti, 2 moschettoni a ghiera, abbigliamento invernale adeguato, thermos, viveri da corsa, kit artva, pala e sonda.
La quota comprende
Accompagnamento da parte della guida alpina
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente quasi tutto, di seguito ciò che ha un costo di noleggio
La quota NON comprende
Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Eventuale noleggio kit artva, pala e sonda, piccozze tecniche da piolet traction, ramponi.
Costo
Le salite di misto tecnico al monte Rondinaio possono essere affrontate con un rapporto guide/clienti 1:1 oppure 1:2, in base alla preferenza dei partecipanti.
Il costo è di 340 € nel caso di una sola persona per guida; 195 € nel caso di due persone per guida.
Al rientro, è possibile rinfocillarsi al Rifugio Vittoria, gestito dal mitico Tex.