Gran Paradiso - 4061 mt

11Set(Set 11)8:00 am12(Set 12)5:00 pmGran Paradiso - 4061 mtUn 4000 di soddisfazione Attività, Corsi e SpedizioniAttivitàTipo di disciplina 4000... o quasi,Alpinismo in alta montagna

Dettagli evento

Gran Paradiso – 4061 mt.

Via normale al Gran Paradiso, l’unico 4000 interamente in territorio italiano.
Un weekend per mettersi in tasca una delle 82 vette che superano i 4000 metri nelle Alpi.

Salita propedeutica per la vetta del Monte Bianco.

Obiettivo

Salire sulla vetta, allenarsi per cime più impegnative come il Monte Bianco, vivere un’esperienza su un 4000 delle Alpi.

Difficoltà Gran Paradiso

Tecnica: Facile

Livello di fitness: Elevato. La salita/discesa è faticosa e richiede un buon allenamento aerobico

Dislivello:

830 metri in salita il primo giorno
1360 metri in salita e 2190 metri in discesa il secondo giorno

La quota comprende

Accompagnamento della guida
Uso materiale di cordata
Per chi non possedesse parte del materiale tecnico, possiamo mettere a disposizione gratuitamente casco e imbrago. Ulteriore attrezzatura disponibile per il noleggio.

La quota NON comprende

Viaggio da effettuarsi con mezzi propri
Viaggio della guida (che sale coi partecipanti e non concorre alle spese)
Pernottamento mezza pensione al rifugio Chabod
Pasti al di fuori della mezza pensione
Pernottamento mezza pensione della guida da dividersi sui partecipanti
Eventuale noleggio piccozza classica e o ramponi.

Minimo partecipanti

4

Materiale necessario Gran Paradiso

Scarponi da montagna ramponabili, ramponi classici da ghiacciaio (universali, semi automatici o automatici), piccozza classica (preferibilmente da 60 cm), occhiali da sole protezione 4, guscio antivento/acqua, crema solare protez. 40/50, lampada frontale carica, imbrago, casco, zaino 35 lt. max., guanti, bastoncini telescopici, sacco lenzuolo per il rifugio, tappi per le orecchie.
Le guide possono mettere a disposizione materiale alpinistico per chi non ne disponesse.

Consigliamo di avere anche:
calze (tipo sci vanno bene), pantaloncini corti leggeri, pantaloni lunghi, intimo non di cotone, pile leggero manica lunga/lupetto, pile più pesante (orsetto), bottiglia di plastica 1,5 lt da usare come borraccia, viveri da corsa (gel, barretta, parmigiano, frutta secca, panino), calzamaglia (non cotone), cappellino da sole, berretto termico, spazzolino da denti/dentrifricio.

Cosa NON portare: Ciabatte, asciugamano, sapone (c’è in rifugio), sacco a pelo (ci sono le coperte), vestiti o scarpe di ricambio, troppo cibo o troppa acqua, uno zaino troppo grande o troppo pesante da vuoto

Programma indicativo

Ritrovo ore 8:00 a Reggio Emilia o destinazione accordata lungo il percorso con i partecipanti, partenza con destinazione Valsavaranche.
Partenza a piedi per raggiungere il rifugio Chabod.
Ci abbandoniamo al relax ed ai dettagli tecnici al rifugio per fare acclimatazione alla quota, cena e sonno.
Partenza di buon ora per raggiungere la cima del Gran Pa.
Vetta! e discesa.
Ora di partenza per il rientro a casa: circa le 15.00

Q & A

Domande e risposte

 

  • Quanto devo essere allenato? Livello minimo

Il giorno della salita è necesario salire 1360 metri di dislivello in salita e 2200 in discesa. Essendo in quota, la salita sarà più impegnativa del normale.

Dovresti essere in grado di salire con un buon ritmo 1600 metri a quote più basse. Una volta che percorri agevolmente almeno 400 metri di dislivello all’ora a basse quote, pause comprese, puoi considerarti sufficientemente allenatə. Questo è il livello minimo.

  • Io cammino, ma a ritmo lento. Posso farlo?

Purtroppo in alta montagna ci sono tempi e tappe da rispettare. Si parte molto presto al mattino dal rifugio perchè la neve ha rigelato durante la notte e i ponti sui crepacci sono più sicuri.
È anche necessario scendere velocemente, perchè il caldo estivo fa degenerare la neve e rende tutto più rischioso. Inoltre è frequente che il meteo peggiori nel pomeriggio.

Quindi c’è una deadline di sicurezza oltre la quale, se si è molto lenti, si deve per forza tornare indietro anche se non si è arrivati in cima.

  • Come posso misurare il mio ritmo?

Un buon modo per capire il tuo livello di fitness è stabilire quanto si discosta il tuo tempo di percorrenza rispetto a un qualsiasi cartello di indicazione dei tempi su un sentiero. In genere questi cartelli stabiliscono i tempi per una passeggiata tranquilla e sono ampiamente sovrastimati.
Facciamo un esempio: se un cartello mi dice 4 ore per arrivare al rifugio, dovrò impiegarne non più di 3 /3:15. Se impiego 4 ore o più, allora non sono abbastanza allenato per affrontare salite di alta montagna.
Questo è un buon modo per capire che devi allenarti sulla velocità prima di approcciarti alla quota.

  • Come faccio ad allenarmi?

La corsa o la bici sono un buon modo per allenarti, in media tre volte a settimana.
Ricorda però che le sessioni di allenamento di solito sono brevi, dalla mezz’ora alle 1/2 ore. Le giornate in montagna invece sono molto lunghe, e i tempi di lavoro notevoli, arrivando ad essere anche di 8-10 ore.
Perciò è importante che ogni tanto alleni questo tipo di sforzo, fisico e mentale, con lunghi trekking a ritmi elevati.

  • Se uno del mio gruppo non ce la fa?

Purtroppo se si è su ghiacciaio nessuno può tornare indietro da solo e se qualcuno vuole scendere tutti dovranno rientrare.
Se hai un ritmo molto veloce e non vuoi aspettare o se sei particolarmente lentə e rischi di far tornare indietro tutto il gruppo considera di prendere la guida da solə.

  • Sono previsti rimborsi in caso di mancata vetta?

No. La guida alpina non ha l’obbligo del risultato, ma di riportarvi a casa incolumi. E’ garante della vostra sicurezza e prende le decisioni più adeguate a tal fine.

  • Quanto è difficile il Gran Paradiso?

La salita richiede un ottimo allenamento fisico, ma tecnicamente la via è semplice e la guida ti metterà in condizioni di affrontare le parti tecniche sulla crestina rocciosa finale in elevata sicurezza. In questa parte di solito riescono tutti senza avere nessuna esperienza di arrampicata.

  • Temo i sentieri esposti, ce ne sono?

Sì, ci sono tratti ripidi su ghiacciaio, attraversamenti vicino a crepacci e una cresta rocciosa finale abbastanza aerea.
Non lo diciamo per scoraggiarti, ma queste situazioni di esposizione sono anche la cifra di questo genere di salite: fa tutto parte dell’esperienza ed è il suo bello.
Sarai sempre legatə e assicuratə dalla guida senza correre rischi, pertanto ti suggeriamo di goderti queste inusuali emozioni.

  • Serve l’acclimatazione?

Sì, consigliamo di salire su montagne a quote elevate nelle due settimane precedenti la salita al Gran Paradiso. Un paio di cime di almeno 3000 metri, in due occasioni distinte, potrebbero essere l’ideale.
L’acclimatazione è un adattamento naturale del fisico durante il riposo nei giorni successivi all’attività e alla permanenza in quota. La produzione di globuli rossi aumenta e per una decina di giorni il vostro corpo sarà meno sotto stress per la mancanza di ossigeno.

  • Previsioni meteo

La guida controllerà le previsioni a partire da due giorni prima della salita e comunicherà la fattiblità della salita secondo il meteo. Le previsioni non sono affidabili troppo in anticipo.

  • Quanto freddo fa?

Essendo estate, salendo di quota può fare freddo come in inverno in pianura, quindi indicativamente 0°/-2°.
Non portare vestiti da sci, farà troppo caldo perché sarai sempre in movimento! Meglio preferire sempre cose sintetiche e o di piuma d’oca (a parità di peso sono più termiche e comprimibili), niente cotone o lana.
Riempire troppo lo zaino non farà altro che rallentarti la salita a causa del peso.

  • A che ora si parte dal rifugio?

In genere si fa colazione attorno alle 4:00 del mattino. L’orario potrebbe variare a seconda della stagione, temperature e possibili precipitazioni previste.
A giugno si parte prima rispetto a settembre perchè ci sono più ore di luce a disposizione (se partissimmo troppo presto a settembre, faremmo troppa parte del percorso al buio).

  • Quante pause faremo durante la salita?

Le pause sono sempre pochissime, tre circa.  Tieni conto che si sale legati insieme e se si ferma qualcuno si fermano tutti. Per assicurarsi di non essere troppo lenti e compromettere la salita è importante coordinare e accorpare le pause per gestire i bisogni vari (cibo, acqua, vestiti, etc.).

  • Che alimentazione devo preferire?

Quello che più ti piace. In genere si mangiano cose veloci come frutta secca, barrette e gel energetici. È sempre bene tenere qualcosa in tasca, in modo da mangiare qualcosa al volo durante le pause. Si beve acqua, o anche cose calde, ma ricorda che il thermos…pesa!

  • Come si calcolano i metri di dislivello?

In montagna il percorso si misura in metri di dislivello, ovvero la differenza di quota tra il punto di partenza e quello d’arrivo, considerando anche l’aumento sul totale in caso di discese lungo il percorso.
Si tiene inoltre in considerazione solo il dislivello positivo (D). Un’uscita che prevede una salita di 900 metri e una corrispettiva discesa, per esempio, sarà indicata come un’uscita di 900 m (900 D) e non di 1800 m.
La lunghezza del percorso di un’uscita in chilometri viene chiamata sviluppo, e si evidenzia solo se è particolarmente lungo (poiché segnalerebbe un guadagno di quota particolarmente lento dato da pendenze modeste o presenza di saliscendi).

 

Potrebbe interessarti anche la salita alla cima del Monte Bianco – 4810 mt.

Data

mercoledì 11 Settembre 8:00(am) - giovedì 12 Settembre 5:00(pm)

Luogo

Pont - Valsavaranche

Costo

€ 250

Organizzatore

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