Castore - 4.228 mt - Salita alla Punta

04Lug(Lug 4)9:00 am05(Lug 5)4:00 pmCastore - 4.228 mt - Salita alla PuntaFacile e di grandissima soddisfazione Attività, Corsi e SpedizioniAttivitàTipo di disciplina 4000... o quasi,Alpinismo in alta montagna

Dettagli evento

Salita alla Punta Castore 4221 mt Monterosa

Il Castore con guida alpina è uno dei 4000m delle Alpi più facili ma anche più emozionati grazie alla aerea cresta.

Saliremo in due giorni la via normale alla Punta Castore dal rifugio Quintino Sella (3585 mt).

Il grande numero di cime sopra i 4000 mt che si ergono nel gruppo del Monterosa rendono lo scenario veramente unico!

Difficoltà ascensione al Castore

Facile, ma è richiesto buon allenamento aerobico e attitudine a trekking medio lunghi.

Dislivello complessivo in salita e discesa: di cui 850 mt il primo giorno (3,5 ore di cammino) e 640 mt il secondo giorno (3 ore di camminio su ghiacciaio) in seguito 1500 mt in discesa (5 ore circa) ripassando dal rifugio.

La quota comprende

La quota comprende accompagnamento da parte della guida.

NON comprende: viaggio da effettuarsi con mezzi propri, pernottamento mezza pensione al rifugio Quintino Sella, impianti di risalita, spese della guida da dividersi tra i partecipanti.

Materiale necessario

Scarponi ramponabili (ad esempio tipo mod. Nepal, Trango de la Sportiva), ramponi classici da ghiacciaio, piccozza classica preferibilmente da 60 cm, occhiali da sole, guscio antivento/acqua, crema solare protez 30/50, lampada frontale, imbraco, casco, zaino 35 lt. al max., guanti, ghette.

Inoltre consigliamo
calze (tipo sci vanno bene), pantaloncini corti leggeri, pantaloni tecnici tipo Vertigo della Montura, intimo non di cotone, pile leggero manica lunga lupetto, pile un po’ più pesante (orsetto). Bottiglia di plastica 1,5 lt da usare come borraccia, viveri da corsa (panino, barretta, parmigiano, cioccolato), calzamaglia (vale il discorso dell’intimo), cappellino. Le guide possono mettere a disposizione materiale alpinistico per chi non ne disponesse oppure, se non fosse sufficiente, è possibile noleggiarlo direttamente a Gressoney.

Programma di massima escursione al Castore

Ritrovo ore 7:00 in località da decidere in base alla vostra provenienza, partenza con destinazione Gressoney Loc. Staffal. Si prendono gli impianti di risalita per il Colle Bettaforca (2672 mt) da dove si prosegue a piedi per il rifugio Quintino Sella al Felik,  cureremo i  dettagli tecnici per il giorno seguente, faremo acclimatamento alla quota, cena e sonno. Partenza di buon ora per raggiungere la cima del Castore per la cresta sud-est! Vetta e discesa! Orario di partenza per il rientro a casa: circa le 16.00.

Numero partecipanti

da un minimo di 1 ad un massimo di 4

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Q & A

Domande e risposte

  • Quanto devo essere allenato? Livello minimo

Il primo giorno per salire al rifugio Quintino Sella al Felik si salgono 850 metri di dislivello
Il giorno della salita al Castore è necesario salire 640 metri di dislivello in salita e 1500 in discesa. Essendo in quota, la salita sarà più impegnativa del normale.

Dovresti essere in grado di salire con un buon ritmo 1100 metri a quote più basse. Una volta che percorri agevolmente almeno 400 metri di dislivello all’ora a basse quote, pause comprese, puoi considerarti sufficientemente allenatə. Questo è il livello minimo.

  • Io cammino, ma a ritmo lento. Posso farlo?

Purtroppo in alta montagna ci sono tempi e tappe da rispettare. Si parte molto presto al mattino dal rifugio perchè la neve ha rigelato durante la notte e i ponti sui crepacci sono più sicuri.
È anche necessario scendere velocemente, perchè il caldo estivo fa degenerare la neve e rende tutto più rischioso. Inoltre è frequente che il meteo peggiori nel pomeriggio.

Quindi c’è una deadline di sicurezza oltre la quale, se si è molto lenti, si deve per forza tornare indietro anche se non si è arrivati in cima.

  • Come posso misurare il mio ritmo?

Un buon modo per capire il tuo livello di fitness è stabilire quanto si discosta il tuo tempo di percorrenza rispetto a un qualsiasi cartello di indicazione dei tempi su un sentiero. In genere questi cartelli stabiliscono i tempi per una passeggiata tranquilla e sono ampiamente sovrastimati.
Facciamo un esempio: se un cartello mi dice 4 ore per arrivare al rifugio, dovrò impiegarne non più di 3 /3:15. Se impiego 4 ore o più, allora non sono abbastanza allenato per affrontare salite di alta montagna.
Questo è un buon modo per capire che devi allenarti sulla velocità prima di approcciarti alla quota.

  • Come faccio ad allenarmi?

La corsa o la bici sono un buon modo per allenarti, in media tre volte a settimana.
Ricorda però che le sessioni di allenamento di solito sono brevi, dalla mezz’ora alle 1/2 ore. Le giornate in montagna invece sono molto lunghe, e i tempi di lavoro notevoli, arrivando ad essere anche di 8-10 ore.
Perciò è importante che ogni tanto alleni questo tipo di sforzo, fisico e mentale, con lunghi trekking a ritmi veloci.

  • Se uno del mio gruppo non ce la fa?

Purtroppo se si è su ghiacciaio nessuno può tornare indietro da solo e se qualcuno vuole scendere tutti dovranno rientrare.
Se hai un ritmo molto veloce e non vuoi aspettare o se sei particolarmente lentə e rischi di far tornare indietro tutto il gruppo considera di prendere la guida da solə.

  • Sono previsti rimborsi in caso di mancata vetta?

No. La guida alpina non ha l’obbligo del risultato, ma di riportarvi a casa incolumi. E’ garante della vostra sicurezza e prende le decisioni più adeguate a tal fine.

  • Quanto è difficile l’ascesa al Castore?

La salita richiede un ottimo allenamento fisico, ma tecnicamente la via è semplice e la guida ti metterà in condizioni di affrontare le parti tecniche di attraversamento dei crepacci e il ripido traverso finale in elevata sicurezza. Di solito riescono tutti senza avere nessuna esperienza né di cramponage, né di arrampicata.

  • Temo i sentieri esposti, ce ne sono?

Sì, ci sono tratti ripidi su ghiacciaio, attraversamenti vicino a crepacci e una lunga e aerea cresta dal colle del Felik a punta Castore.
Non lo diciamo per scoraggiarti, ma queste situazioni di esposizione sono anche la cifra di questo genere di salite: fa tutto parte dell’esperienza ed è il suo bello.
Sarai sempre legatə e assicuratə dalla guida senza correre rischi, pertanto ti suggeriamo di goderti queste inusuali emozioni.

  • Serve l’acclimatazione?

Sì, consigliamo di salire su montagne a quote elevate nelle due settimane precedenti la gita al Castore. Un paio di cime di almeno 3000 metri, in due occasioni distinte, potrebbero essere l’ideale.
L’acclimatazione è un adattamento naturale del fisico durante il riposo nei giorni successivi all’attività e alla permanenza in quota. La produzione di globuli rossi aumenta e per una decina di giorni il vostro corpo sarà meno sotto stress per la mancanza di ossigeno.

  • Previsioni meteo

La guida controllerà le previsioni a partire da due giorni prima della salita e comunicherà la fattiblità della salita secondo il meteo. Le previsioni non sono affidabili troppo in anticipo.

  • Quanto freddo fa?

Essendo estate, salendo di quota può fare freddo come in inverno in pianura, quindi indicativamente 0°/-5°.
Non portare vestiti da sci, farà troppo caldo perché sarai sempre in movimento! Meglio preferire sempre cose sintetiche e o di piuma d’oca (a parità di peso sono più termiche e comprimibili), niente cotone o lana.
Riempire troppo lo zaino non farà altro che rallentarti la salita a causa del peso.

  • A che ora si parte dal rifugio?

In genere si fa colazione attorno alle 4:30 del mattino. L’orario potrebbe variare a seconda della stagione, temperature e possibili precipitazioni previste.
A giugno si parte prima rispetto a settembre perchè ci sono più ore di luce a disposizione (se partissimmo troppo presto a settembre, faremmo troppa parte del percorso al buio).

  • Quante pause faremo durante la salita?

Le pause sono sempre pochissime, due/tre circa.  Tieni conto che si sale legati insieme e se si ferma qualcuno si fermano tutti. Per assicurarsi di non essere troppo lenti e compromettere la salita è importante coordinare e accorpare le pause per gestire i bisogni vari (cibo, acqua, vestiti, etc.).

  • Che alimentazione devo preferire?

Quello che più ti piace. In genere si mangiano cose veloci come frutta secca, barrette e gel energetici. È sempre bene tenere qualcosa in tasca, in modo da mangiare qualcosa al volo durante le pause. Si beve acqua, o anche cose calde, ma ricorda che il thermos…pesa!

  • Come si calcolano i metri di dislivello?

In montagna il percorso si misura in metri di dislivello, ovvero la differenza di quota tra il punto di partenza e quello d’arrivo, considerando anche l’aumento sul totale in caso di discese lungo il percorso.
Si tiene inoltre in considerazione solo il dislivello positivo (D). Un’uscita che prevede una salita di 900 metri e una corrispettiva discesa, per esempio, sarà indicata come un’uscita di 900 m (900 D) e non di 1800 m.
La lunghezza del percorso di un’uscita in chilometri viene chiamata sviluppo, e si evidenzia solo se è particolarmente lungo (poiché segnalerebbe un guadagno di quota particolarmente lento dato da pendenze modeste o presenza di saliscendi).

Data

giovedì 4 Luglio 9:00(am) - venerdì 5 Luglio 4:00(pm)

Luogo

Gressoney - Valle d'Aosta

Costo

290 € a persona

Organizzatore

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