Le tue Guide Alpine in Emilia Romagna, Liguria e Toscana
Uscita
€ 270 a persona
2 GG
4 x Guida
Medio ●●●○○
La salita al Gran Paradiso vi porta a 4.061 metri, sulla vetta più alta interamente in territorio italiano. Questi due giorni di avventura alpina vi offrono l’opportunità di salire uno dei mitici “4000” delle Alpi, un’esperienza che combina sfida fisica, panorami spettacolari e la soddisfazione di raggiungere una cima iconica.
Perfetta come introduzione all’alta quota o come allenamento per salite più impegnative come il Monte Bianco, questa ascensione vi farà vivere una bella esperienza di alpinismo, dalla notte in rifugio all’alba sul ghiacciaio, circondati dalla maestosità delle Alpi.
L’avventura si sviluppa su due intense giornate.
Il primo giorno, dopo il ritrovo ai caselli autostradali lungo il percorso, raggiungeremo la Valsavaranche per iniziare la salita al rifugio Chabod a 2710 m di quota, con 880 metri di dislivello. Qui, tra relax e briefing tecnici, ci acclimateremo un po’ all’altitudine.
L’indomani, sveglia prima dell’alba per la parte finale: 1350 metri di dislivello vi separano dalla vetta.
Condotti da guide alpine, affronterete ghiacciai, contornando crepacci e una cresta rocciosa finale, mettendo alla prova il vostro fisico e la vostra determinazione.
Dopo aver goduto del panorama dalla cima, inizierete la lunga discesa di 2.230 metri di dislivallo che vi riporterà a valle, stanchi ma appagati da un’esperienza indimenticabile sulle Alpi.
L’obiettivo principale della salita al Gran Paradiso è offrire ai partecipanti un’esperienza di alta montagna accessibile, ma autentica, ideale come introduzione all’alpinismo d’alta quota o come preparazione per sfide più impegnative.
Questa ascensione mira a sviluppare le competenze base necessarie per muoversi in sicurezza su ghiacciai e ad alta quota, preparando i partecipanti per future avventure alpine. Attraverso questa esperienza, si vuole instillare nei partecipanti non solo la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e mentali, ma anche un profondo rispetto per l’ambiente alpino e le sue sfide.
L’ascensione al Gran Paradiso è progettata per lasciare un’impronta duratura, combinando la soddisfazione personale del raggiungimento della vetta con l’apprendimento.
Cosa NON portare:
Punto di ritrovo
Il ritrovo è fissato attorno alle ore 8:00 ai caselli autostradali emiliani, o più tardi se la vostra località di partenza è più vicina a Valsavaranche. Il gruppo partirà quindi verso Pont, più precisamente all’alpe Pravieux punto di inizio dell’escursione verso il rifugio Chabod.
Clicca qui per il percorso: Link
Il responsabile dell’attività è la Guida Alpina che accompagna il gruppo ed è assicurata con Assicurazione Professionale obbligatoria di Responsabilità Civile contro Terzi per un massimale di 10 Milioni di € che copre esclusivamente l’attività professionale.
Sono coperte dall’assicurazione della Guida Alpina le spese di soccorso e recupero.
Il giorno della salita è necesario salire 1360 metri di dislivello in salita e 2200 in discesa. Essendo in quota, la salita sarà più impegnativa del normale. Dovresti essere in grado di salire con un buon ritmo 1600 metri a quote più basse. Una volta che percorri agevolmente almeno 400 metri di dislivello all’ora a basse quote, pause comprese, puoi considerarti sufficientemente allenatə. Questo è il livello minimo.
Purtroppo in alta montagna ci sono tempi e tappe da rispettare. Si parte molto presto al mattino dal rifugio perchè la neve ha rigelato durante la notte e i ponti sui crepacci sono più sicuri. È anche necessario scendere velocemente, perchè il caldo estivo fa degenerare la neve e rende tutto più rischioso. Inoltre è frequente che il meteo peggiori nel pomeriggio. Quindi c’è una deadline di sicurezza oltre la quale, se si è molto lenti, si deve per forza tornare indietro anche se non si è arrivati in cima.
Un buon modo per capire il tuo livello di fitness è stabilire quanto si discosta il tuo tempo di percorrenza rispetto a un qualsiasi cartello di indicazione dei tempi su un sentiero. In genere questi cartelli stabiliscono i tempi per una passeggiata tranquilla e sono ampiamente sovrastimati. Facciamo un esempio: se un cartello mi dice 4 ore per arrivare al rifugio, dovrò impiegarne non più di 3 /3:15. Se impiego 4 ore o più, allora non sono abbastanza allenato per affrontare salite di alta montagna. Questo è un buon modo per capire che devi allenarti sulla velocità prima di approcciarti alla quota.
La corsa o la bici sono un buon modo per allenarti, in media tre volte a settimana. Ricorda però che le sessioni di allenamento di solito sono brevi, dalla mezz’ora alle 1/2 ore. Le giornate in montagna invece sono molto lunghe, e i tempi di lavoro notevoli, arrivando ad essere anche di 8-10 ore. Perciò è importante che ogni tanto alleni questo tipo di sforzo, fisico e mentale, con lunghi trekking a ritmi elevati.
Purtroppo se si è su ghiacciaio nessuno può tornare indietro da solo e se qualcuno vuole scendere tutti dovranno rientrare. Se hai un ritmo molto veloce e non vuoi aspettare o se sei particolarmente lentə e rischi di far tornare indietro tutto il gruppo considera di prendere la guida da solə.
No. La guida alpina non ha l’obbligo del risultato, ma di riportarvi a casa incolumi. E’ garante della vostra sicurezza e prende le decisioni più adeguate a tal fine.
La salita richiede un ottimo allenamento fisico, ma tecnicamente la via è semplice e la guida ti metterà in condizioni di affrontare le parti tecniche sulla crestina rocciosa finale in elevata sicurezza. In questa parte di solito riescono tutti senza avere nessuna esperienza di arrampicata.
Sì, ci sono tratti ripidi su ghiacciaio, attraversamenti vicino a crepacci e una cresta rocciosa finale abbastanza aerea. Non lo diciamo per scoraggiarti, ma queste situazioni di esposizione sono anche la cifra di questo genere di salite: fa tutto parte dell’esperienza ed è il suo bello. Sarai sempre legatə e assicuratə dalla guida senza correre rischi, pertanto ti suggeriamo di goderti queste inusuali emozioni.
Sì, consigliamo di salire su montagne a quote elevate nelle due settimane precedenti la salita al Gran Paradiso. Un paio di cime di almeno 3000 metri, in due occasioni distinte, potrebbero essere l’ideale. L’acclimatazione è un adattamento naturale del fisico durante il riposo nei giorni successivi all’attività e alla permanenza in quota. La produzione di globuli rossi aumenta e per una decina di giorni il vostro corpo sarà meno sotto stress per la mancanza di ossigeno.
La guida controllerà le previsioni a partire da due giorni prima della salita e comunicherà la fattiblità della salita secondo il meteo. Le previsioni non sono affidabili troppo in anticipo.
Essendo estate, salendo di quota può fare freddo come in inverno in pianura, quindi indicativamente 0°/-2°. Non portare vestiti da sci, farà troppo caldo perché sarai sempre in movimento! Meglio preferire sempre cose sintetiche e o di piuma d’oca (a parità di peso sono più termiche e comprimibili), niente cotone o lana. Riempire troppo lo zaino non farà altro che rallentarti la salita a causa del peso.
In genere si fa colazione attorno alle 4:00 del mattino. L’orario potrebbe variare a seconda della stagione, temperature e possibili precipitazioni previste. A giugno si parte prima rispetto a settembre perchè ci sono più ore di luce a disposizione (se partissimmo troppo presto a settembre, faremmo troppa parte del percorso al buio).
Le pause sono sempre pochissime, tre circa. Tieni conto che si sale legati insieme e se si ferma qualcuno si fermano tutti. Per assicurarsi di non essere troppo lenti e compromettere la salita è importante coordinare e accorpare le pause per gestire i bisogni vari (cibo, acqua, vestiti, etc.).
Quello che più ti piace. In genere si mangiano cose veloci come frutta secca, barrette e gel energetici. È sempre bene tenere qualcosa in tasca, in modo da mangiare qualcosa al volo durante le pause. Si beve acqua, o anche cose calde, ma ricorda che il thermos…pesa!
In montagna il percorso si misura in metri di dislivello, ovvero la differenza di quota tra il punto di partenza e quello d’arrivo, considerando anche l’aumento sul totale in caso di discese lungo il percorso. Si tiene inoltre in considerazione solo il dislivello positivo (D). Un’uscita che prevede una salita di 900 metri e una corrispettiva discesa, per esempio, sarà indicata come un’uscita di 900 m (900 D) e non di 1800 m. La lunghezza del percorso di un’uscita in chilometri viene chiamata sviluppo, e si evidenzia solo se è particolarmente lungo (poiché segnalerebbe un guadagno di quota particolarmente lento dato da pendenze modeste o presenza di saliscendi).
L’età minima dipende dall’attività e dal livello di difficoltà. Per attività come ferrate, trekking, arrampicata e canyoning, i minori sono generalmente benvenuti, purché accompagnati da un adulto. Di solito, consigliamo che i ragazzi abbiano almeno 15 anni per le attività, ma ci sono attività pensate per famiglie con bambini più piccoli, fino a campi estivi per i soli bimbi dai 9 ai 12 anni. Per attività come l’alta montagna, lo scialpinismo e il freeride sono necessarie una certa resistenza fisica e maggiori capacità tecniche. Contattaci per maggiori dettagli sull’età e sui requisiti specifici per ogni attività.
Per vivere al meglio l’esperienza in natura, è importante portare con sé attrezzatura adeguata. In generale, ti consigliamo di portare:
Assolutamente sì! Offriamo attività per tutti i livelli di esperienza, dai principianti agli esperti.
Indipendentemente dal livello, il nostro obiettivo è farvi sentire sicuri e coinvolti. Ogni uscita è pensata per rispondere alle tue esigenze e per farti divertire senza rischi.
Per prenotare una delle nostre attività, puoi farlo direttamente sul sito o contattarci via email, whatsapp o telefono. Ti invieremo tutte le informazioni necessarie per farlo e confermeremo la tua prenotazione.
Per quanto riguarda la cancellazione, trovi tutto a questo LINK.
Le condizioni meteo vengono monitorate in tempo reale e ti avviseremo tempestivamente se sarà necessario modificare l’itinerario o il luogo di svolgimento dell’attività. Se non fosse possibile partecipare a causa di condizioni meteo avverse, l’attività sarà riprogrammata in accordo coi partecipanti o rimborsata.
Guida Alpina Maestro di Alpinismo IFMGA
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